Sono arrivate persone da tutta la Toscana per protestare davanti ai cancelli della base statunitense di Camp Darby contro il progetto di potenziamento infrastrutturale della ferrovia che sarà destinata al trasporto delle armi.
Cinque, in totale, i chilometri percorsi a piedi dai manifestanti partiti dalla chiesa di San Piero a Grado a Pisa, per lo più appartenenti al mondo della sinistra e del sindacalismo di base.
Sul volantino distribuito fuori dalla base era scritto: “Per costruire la ferrovia abbatteranno mille alberi. Il fosso dei Navicelli da tempo è oggetto di lavori tra bonifica, ampliamento e dragaggio. Sono soldi pubblici usati, dicono gli amministratori locali, per rilanciare l'economia e nel frattempo i soli a beneficiarne sono i comandi militari Usa che potranno trasportare le armi alla banchina del porto di Livorno loro riservata per il rifornimento di navi da guerra o addette alla logistica"
I manifestanti hanno detto no “all’imminente costruzione di una ferrovia a soli scopi militari che collegherà la base americana alla stazione, oggi abbandonata, di Tombolo e da lì proseguire per i principali scali ferroviari italiani, quelli per intenderci che portano alle basi Usa e Nato per il rifornimento di armi destinate alle zone di guerra”.


