Il presidente ligure Toti, giunto per un sopralluogo nel cantiere di Fegino dove la galleria principale, lunga 27 chilometri, inizia a biforcarsi parla del Terzo Valico.
"È irreversibile per la sua utilità. Tutta l'opera è cantierata e pagata. L'affidamento dei lavori è all'80%, il Cipe ha finanziato tutti i lotti".
L'occasione è buona per confermare la fine dei lavori nel 2022, anche se tutti usano cautela. "Sono cantieri impattanti e molto difficili - spiega l'assessore Giampedrone - ma si tratta di un termine raggiungibile". Alla visita ai cantierihanno partecipato anche gli assessori comunali Fanghella e Balleari, il commissario di governo Iolanda Romano e il commissario del Cociv Marco Rettighieri, il deputato della Lega Matteo Rixi e funzionari di RFI.
Delineato intanto l'avanzamento dell'opera che è pari al 32% e a fine 2018 arriverà al 40%. Oltre al lotto principale, che è quello genovese, le ditte appaltatrici stanno lavorando a Cravasco, Castagnola, Val Lemme e Radimero.
"Questa è l'opera più controllata d'Italia, sulle prossime gare abbiamo chiesto la vigilanza collaborativa dell'Anac - spiega Iolanda Romano -. Tutte le attività di cantiere possono essere accelerate. Se l'ad di RFI pensa di riuscire a chiedere a Cociv una riduzione dei tempi è un'ottima notizia". Al momento la messa a regime è fissata al 2023, perché saranno necessari dai 4 ai 6 mesi di collaudo.
La domanda che aleggiava sulla visita, ad ogni modo, era se le sorti politiche del governo siano ancora in grado di cambiare le carte in tavola e in tal senso nessuno è riuscito ad assicurare che sia impossibile bloccare l'opera dal punto di vista tecnico.
"La Lega però ha ripetuto che l'opera non è in discussione, e a sostegno di questo c'è un'amplissima maggioranza politica, non solo del centrodestra. L'opera ha un gradimento del 75% tra i cittadini liguri", ribadisce Toti. "Per noi è anche fondamentale ridurre al minimo gli impatti ambientali - precisa Edoardo Rixi ricordando il contratto di governo assunto col M5s, al momento 'congelato' -, in passato sono stati fatti errori sulle grandi opere. Ma il Terzo Valico non sarà tra quelle che avranno problemi". A scoraggiare ulteriormente il blocco dell'opera potrebbe essere anche il numero dei lavoratori operanti nel cantieri, 3000 dipendenti diretti e almeno il quadruplo di indotto.
Come se questo non bastasse, se il Terzo Valico sarà pronto nel 2022, RFI garantisce che nel 2020 la linea tra Tortona e Milano sarà pronta a sopportare una maggiore velocità.
"Sono già in corso i lavori per dotare la tratta della tecnologia ERTMS che consentirà una maggiore fluidità del traffico - spiega Aldo Isi, direttore investimenti di RFI - mentre tra qualche settimana sarà pronta la gara per il Nodo di Tortona. Entro fine anno avremo il progetto definitivo del primo tratto del quadruplicamento Milano-Pavia. L'obiettivo è garantire la percorrenza Genova-Milano in un'ora".
Il primo upgrade, quello che permetterà di avere un treno veloce anche senza Terzo Valico, costerà 150 milioni, mentre i costi per ampliare la linea Pavia-Milano si aggirano sul miliardo.