Il procuratore di Ivrea, Giuseppe Ferrando, e il sostituto Daniele Iavarone proseguono le indagini sul disastro ferroviario di Caluso.
“E’ indubbio che nel disastro ferroviario di Caluso vi sia una chiara componente legata alla fatalità - ha detto Ferrando - ma la Giustizia non si è mai fermata davanti a componenti legate al destino o alla sfortuna. Ci sono stati due morti e ventitré feriti. Ed il bilancio, ipoteticamente, sarebbe potuto essere ancor più sanguinoso. Esistono responsabilità oggettive e soggettive, naturalmente. Individueremo sia le une che le altre”.
Le indagini della Procura di Ivrea si stanno concentrando sul percorso del Tir. “Vogliamo comprendere perché per raggiungere la Bitux di Foglizzo il trasporto eccezionale sia passato dalla statale 26 e dal passaggio a livello di Arè, dove è stato travolto dal Regionale 10027 dopo essere rimasto incastrato sui binari”, conclude Ferrando.
Nel corso dell'interrogatorio di giovedì pomeriggio l’autista del mezzo pesante, il lituano Darius Zujis, 39 anni, ha detto di avere seguito il percorso indicato attraverso ordini ricevuti direttamente in cuffia. “Nessun autista può decidere autonomamente il percorso o eventuali modifiche allo stesso. Eseguo gli ordini e le manovre che mi vengono dettate via radio”, ha detto Darius Zujis.
Resta lui, al momento, l’unico indagato nell’inchiesta. Le ipotesi di reato sono disastro ferroviario colposo e omicidio plurimo colposo. “Un atto dovuto”, aveva subito precisato Ferrando soffermandosi anche su alcuni dati tecnici inconfutabili: il Tir, per esempio, aveva una larghezza di 4,55 metri. “Un ingombro notevole, che non avrebbe permesso alcuna manovra all’autista quando il mezzo pesante si è incastrato nel passaggio a livello”, hanno precisato dalla Procura. “Per passare con un mezzo del genere c’è bisogno di un lasso di tempo molto lungo e quindi nella programmazione del traffico e del passaggio c'è qualcosa che non ha funzionato. Se le comunicazioni non sono state fatte correttamente allora è un fatto molto grave”.
“Il mio assistito è stato pienamente collaborativo raccontando, con l’aiuto di un interprete, tutto ciò di cui era a conoscenza – ha detto Marco Morelli, l’avvocato di Darius Zujis –. Smentisco sia stato trattenuto. Resta a disposizione dell’autorità giudiziaria ed è stato prelevato dal personale dell’ambasciata lituana con la quale c’è assoluta e fattiva collaborazione”.
Lunedì mattina inizierà l’esame delle scatole nere e dei dischi cronotachigrafi del treno regionale 10027 e di entrambi i Tir rimasti coinvolti, che consentirà di ricostruire con esattezza il percorso del convoglio partito dalla Repubblica Ceca venerdì 18 maggio e diretto alla Bitux di Foglizzo.
Venerdì pomeriggio Anas ha confermato che la ditta che si è occupata di organizzare il trasporto eccezionale, aveva espressamente dichiarato di “non impegnare attraversamenti di passaggi a livello con linee aeree elettrificate lungo le strade di competenza”.
Su questo punto, la Procura di Ivrea vuole fare chiarezza. Al momento non è possibile escludere che, durante il viaggio, la scorta italiana del trasporto, che ha preso in consegna il Tir al Brennero, potrebbe aver modificato il percorso, decidendo di passare per Arè.