"Sono tranquillo che con il nuovo governo ci si siederà al tavolo e si analizzerà con raziocinio gli investimenti e le opere necessarie: non credo che un esecutivo possa essere nemico delle opere pubbliche necessarie al paese".
Queste le parole di dell'amministratore delegato del Gruppo Ferrovie dello Stato italiane, Renato Mazzoncini, in risposta ai giornalisti che gli chiedevano un commento agli annunci su un blocco dell'alta velocità Torino-Lione.
Il top manager si è detto convinto a tal proposito che "il nuovo governo sarà razionale nella gestione di un settore così importante come quello delle opere pubbliche". "Nel contratto tra Cinque Stelle e Lega non si parla di 'stop' delle opere pubbliche: se ne è parlato al di fuori e nel contratto non ci sono indicazioni di questo tipo. Ogni due-tre anni - ha aggiunto Mazzoncini - lavoriamo sulla 'Project review'. Alcune opere sono costantemente riviste".
Della TAV si è occupato all'inizio della sua relazione all'assemblea anche il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia. "Rimettere in discussione scelte strategiche - ha detto - come Terzo Valico, TAV e TAP" rappresenterebbe "un'enorme perdita di credibilità. Se passa l'idea che a ogni cambio di maggioranza politica di torna indietro su scelte strategiche per la nostra economia, è la nostra credibilità che mettiamo in discussione".
"Le infrastrutture - ha proseguito - sono uno dei fattori di investimento per la crescita dell'Italia ma sono anche parte di un grandissimo progetto europeo". "Le infrastrutture di cui parliamo portano lavoro, democrazia, commercio e crescita", ha concluso.