La proposta non è stata accolta, sebbene avesse a ben vedere più di un fondamento.
“Sia abolita la prima classe sui treni dei pendolari”. A chiederlo, con una mozione discussa nella giornata di ieri in aula e bocciata dalla maggioranza, è stato il consigliere regionale Niccolò Carretta, bergamasco del Gruppo Gori presidente.
“Le condizioni dei pendolari – afferma Carretta – si fanno ogni giorno più insostenibili per disservizi e soppressioni. Basti pensare che ogni mese vengono cancellate quasi 270 corse. La necessità di ottimizzare il servizio è improrogabile. Per questo – prosegue Carretta – abbiamo chiesto alla Regione di abolire la prima classe dai treni dei pendolari in modo da aumentare i vagoni a loro disposizione, già diminuiti negli ultimi anni, dando così risposta anche a una petizione on line su change.org che ha raccolto più di mille firme”.
Non sarebbe stato certo un intervento risolutivo ma almeno un gesto di attenzione ai pendolari. “Un gesto simbolico ma anche sostanziale perché consentirebbe almeno di migliorare le condizioni di viaggia, riducendo l’affollamento dei vagoni. – conclude -. La maggioranza non ha voluto tenerne conto dicendo l’ennesimo no alle richieste dei pendolari. Da parte mia continuerò a fare pressioni sulla giunta, in modo costante e martellante perché le condizioni di chi ogni giorno si sposta per lavoro sui treni siano migliorate”.