Il segretario generale della Filt Cgil Siracusa, Vera Uccello, insorge ribadendo che Trenitalia sta sopprimendo i treni a lunga percorrenza Roma-Siracusa.

“La politica dovrebbe scendere al fianco del sindacato e tutelare il territorio, invece di dare notizie senza fondamento pur di non adoperarsi affinché la provincia non subisca un ennesimo affronto”.

“In questi giorni i treni in questione si stanno fermando a Reggio Calabria e le coincidenze per raggiungere Siracusa portano ritardi di non meno di un’ora e mezzo. Facile capire quali possano essere i disagi per i passeggeri, senza considerare la pesante penalizzazione ora che siamo in aperta stagione turistica”.

La sindacalista tiene a precisare che l’allarme lanciato nei giorni scorsi “quando le Ferrovie dello Stato avevano ripreso non solo a giocare sui servizi dei treni a lunga percorrenza provenienti da Roma, con continui e pesanti ritardi, ma anche con l’inattesa eliminazione e soppressione di alcune corse” voleva essere non solo un allerta ma anche un pungolo per politica e istituzioni locali affinché fosse scongiurato il pericolo “dell’abolizione di treni importantissimi per collegare Siracusa al resto dell’Isola e del Paese. E invece non si è mosso nulla, tanto è che Trenitalia sta perseguendo nella sua politica di eliminazione di Siracusa dalla rete ferroviaria. Avevamo anche denunciato il palese disinteresse della politica, denuncia che purtroppo non è stata smentita, almeno finora”.

A stretto giro, però, arrivano smentite e controsmentite. Il collegamento ferroviario Siracusa-Roma non verrà soppresso secondo l'ex deputato regionale Vincenzo Vinciullo, il quale ha dato garanzie, a mezzo stampa: "Ho ottenuto - dice - assicurazioni che Trenitalia non sta lavorando alla soppressione dei treni a lunga percorrenza, anche perché legata da un contratto di servizio con lo Stato, che non può dismettere in maniera unilaterale, pena la perdita dei finanziamenti statali".

Di parere diametralmente opposto è invece l'ex deputato nazionale di Articolo 1 - Mdp, Pippo Zappulla: "Le rassicurazioni e le garanzie si sono sprecate ma il trend conferma purtroppo i pericoli denunziati - dice Zappulla - Rendere, infatti, non competitive alcune tratte, soprattutto a lunga percorrenza, significa disincentivare l’utilizzo del vettore e di fatto condannarne gradualmente la soppressione. Ha ragione , quindi, il sindacato e il Comitato Siciliano dei pendolari a denunziare questo pericolo e a chiedere a Trenitalia conto e ragione dei ritardi che si stanno accumulando nei tempi di percorrenza della tratta Siracusa-Roma in particolare".

Tuttavia, per fugare ogni dubbio, Vinciullo propone un vertice in Prefettura con i sindacati.

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