Il macchinista di 26 anni che guidava il treno deragliato alla stazione di Terralba (Genova), è stato interrogato dagli inquirenti incaricati delle indagini.

“Ho avuto un attimo di annebbiamento - ha ribadito il ferroviere a proposito dell’incidente dello scorso 30 aprile - sono svenuto poco prima di arrivare a destinazione. Mi sono accorto del muro quando ormai era troppo tardi. Ho tirato immediatamente il freno ma ormai non c’era più spazio”.

Nel corso dell’interrogatorio sarebbe emerso anche un precedente penale, per cui il giudice aveva concesso, anche per via della giovane età, la non menzione. Un fatto che risale a tre anni fa, e che il giovane avrebbe taciuto a Trenitalia.

Le analisi tossicologiche hanno escluso che il macchinista avesse assunto sostanze stupefacenti o avesse abusato di alcolici. Il giovane era risultato negativo anche alle analisi a sorpresa a cui era stato sottoposto lo scorso 19 marzo proprio dall’azienda.

“Controlli periodici a campione - fanno sapere da Trenitalia - un protocollo che la società ha messo a punto da tre anni, rendendo ancora più rigorose le verifiche per garantire la sicurezza dei viaggiatori”.

Foto di Giandomenico Frau

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