Come da programma il 1 maggio il Trenino Verde parte per il viaggio inaugurale del 2018 con il collegamento da Mandas a Laconi.
Il simpatico convoglio percorrerà la tratta in due ore, dalle 9 alle 11 con rientro a Mandas in programma per le 19. I prezzi dei biglietti andata e ritorno sono di 18 euro per gli adulti e di 9 euro per i ragazzi fino ai 12 anni.
La conferma dell’avvio della stagione per il trasporto turistico arriva direttamente dall’amministratore unico di ARST Chicco Porcu che conferma anche che nelle settimane successive e fino al mese di settembre viaggeranno i treni sulle tratte Mandas-Sadali, Arbatax-Gairo, Santa Maria-Bosa, Tempio-Palau.
In seguito, poi, appena saranno resi disponibili i 6 milioni di euro stanziati nella finanziaria regionale 2018, partiranno i lavori che consentiranno la riapertura integrale dei 437 km della rete interessata dal transito del Trenino Verde.
Sabato 5 maggio con partenza, sempre da Mandas, alle 9:40 verso Laconi, l'AU sarà sul convoglio insieme ai sindaci di Mandas, Serri, Sarcidano, Nurallao, Laconi per un viaggio inaugurale al quale sono stati invitati a partecipare i rappresentanti del Comitato del Trenino Verde, gli operatori turistici e i rappresentanti dei media.
L'occasione sarà ghiotta per fare il punto della situazione e per discutere del futuro del convoglio. ARST ricorda che la pubblicazione del calendario del Trenino Verde è stata ritardata dagli “effetti contraddittori della legge nazionale 128/2017 nata per tutelare la ferrovia turistica, ma che nella pratica ha avuto la conseguenza paradossale di bloccare la licenza di esercizio di ARST”.
“Per superare un stallo di mesi – Chicco Porcu – abbiamo scritto al ministero dei Trasporti assumendoci la responsabilità di far partire comunque le corse dal 1 maggio. Per noi la legge non è applicabile senza decreti attuativi”. Quello previsto oggi è quindi “un calendario minimo utile per tenere in vita il sistema del Trenino Verde, ma del tutto insoddisfacente per le aspettative dei territori e per l’enorme potenziale turistico di questo servizio”. Per Porcu occorre un deciso cambio di passo attraverso il piano pluriennale di sviluppo redatto da Arts per 250 mln di euro: “continuare così significa mortificare le aspettative degli operatori turistici che per anni hanno atteso una svolta”.