Tra qualche settimana, in leggero ritardo rispetto a quanto annunciato nel dicembre scorso, si tornerà a viaggiare tra Castello e Umbertide, mentre per tutto il resto della linea occorrerà aspettare settembre.
Venerdì, nel corso di un incontro tra il sindaco Luciano Bacchetta, il presidente del Comitato pendolari dell’Alta Valle del Tevere, Andrea Meniconi e il fondatore del sodalizio, Palmiro Caiotti, è stato affrontato il tema dei lavori che RFI sta eseguendo lungo la ex FCU.
Caiotti e Meniconi hanno ribadito i problemi provocati dalla chiusura della linea e dall’attivazione dei bus sostitutivi, manifestando però “profonda soddisfazione per la celerità con la quale procedono i lavori. Ovviamente - hanno detto Bacchetta, Meniconi e Caiotti - continueremo ad impegnarci e a confrontarci in maniera costante affinché il raggiungimento dell’obiettivo del ripristino di questa importante arteria di collegamento su ferro venga completato nei tempi previsti”.
In attesa che la FCU riapra, i viaggiatori e dunque i ricavi sono in crescita lungo alcune delle più importante tratte ferroviarie della regione gestite da Trenitalia.
Partendo dalle rotte interregionali tra quelle per cui si registra un aumento di viaggiatori e ricavi ci sono la Firenze-Perugia (+5,2 percento), la Roma-Terni (+3,9 percento) e la Perugia-Roma (+3,9 percento). Per quanto riguarda gli spostamenti all’interno della regione invece, bene la Perugia-Terni con +11 percento.
Numeri sempre sopra la media poi si registrano per il Frecciarossa Perugia-Milano-Torino. Complessivamente in tutta Italia l’azienda parla di un aumento di viaggiatori di poco superiore a un punto percentuale, e di una crescita dei ricavi del 2,1 percento rispetto al 2017, con una puntualità reale e percepita all’89,8 percento.
Sottolinea Trenitalia: “L’aumento dei ricavi è riconducibile sia all’efficacia degli stringenti controlli aziendali per contrastare l’evasione sia all’aumento dei passeggeri.
Crescono del 21 percento in circa tre anni i clienti che scelgono il treno regionale per spostamenti nel tempo libero (2015: 78,2 percento pendolari e 21,8 percento tempo libero vs 2018: 73,5 percento pendolari e 26,5 percento tempo libero)”. Un numero sempre maggiore di clienti regionali poi (+38 percento) acquista biglietti e abbonamenti sui canali digitali: “In soli due anni - prosegue l’azienda - il peso complessivo dei canali digitali sui ricavi del trasporto regionale ha toccato quota 16%. Erano l’8 percento nel 2017 e il 4 percento nel 2016”.
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