Andrea Gibelli è stato riconfermato alla guida di FNM, la holding che gestisce il trasporto ferroviario lombardo.

La Regione a guida leghista ha però espresso critiche sui conti della società, mettendo in dubbio la permanenza come amministratore delegato di Trenord di Cinzia Farisè, che anche in caso di esonero rimarrebbe in azienda in qualità di dirigente.

Confermato anche il vicepresidente Gianantonio Arnoldi mentre la novità più importante è quella di Giuseppe Bonomi, altro manager vicino alla Lega che entra nel cda della holding quotata in Borsa senza però rinunciare all’incarico di ad di Arexpo, la società che gestisce i terreni su cui nascerà Human Technopole.

Il nuovo cda che procederà all’elezione del presidente indicato dall’azionista (Gibelli) si riunirà per la prima volta il 21 maggio. Poi, come ha fatto capire lo stesso governatore Fontana, è probabile che scatti una ricognizione intorno ai risultati conseguiti dal management delle controllata Trenord, così come è probabile che l’indagine si concluda con la sostituzione di Farisè. L’unico nome che circola al momento è quello di Andrea Mentasti, ex dg di Sacbo, la società che gestisce l’aeroporto di Bergamo.

La riconferma di Gibelli solleva però più d’un malumore. Il capogruppo Pd Fabio Pizzul parla di “totale sudditanza politica e di logica puramente spartitoria, al di fuori di ogni valutazione sulle competenze e sul merito. FNM dovrebbe garantire il funzionamento dei treni più che soddisfare esigenze partitiche di collocazione di fedelissimi, magari rimasti fuori da altre partite”.

Proteste anche dal Cinque Stelle Dario Violi: “Una scelta discutibile perché opposta alla richiesta dei cittadini di far ripartire da zero l’azienda. Con linee ferroviarie da terzo mondo scegliere di non scegliere è suicida”.

L’articolo in versione integrale sul Corriere della Sera.

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