Nella giornata di oggi Corriere della Calabria analizza, in modo a nostro avviso intelligente, il primo bilancio di «Connettere l’Italia», il programma con cui Graziano Delrio ha ridefinito il quadro delle priorità individuando «solo infrastrutture utili al Paese che cambia», e che è pronto per entrare nell’allegato al Def che dovrebbe essere approvato in settimana.
Secondo il quotidiano, si tratta di un progetto che potrebbe piacere anche a M5S e Lega e che spianerebbe la strada verso nuovi investimenti che riguardano anche le infrastrutture in Calabria.
Uno per tutti è l’alta velocità sulla tratta ferroviaria Napoli-Reggio Calabria che abbatterebbe i tempi di percorrenza per raggiungere la Capitale dallo Stretto. Qualcosa, come viene giustamente fatto notare, è già stata fatta, grazie ai Frecciabianca che impiegano 4 ore e 45 minuti per coprire la distanza anche se viene giustamente evidenziato come quell’intervento non ha riguardato la rete visto che il risparmio dipende dal mancato passaggio da Napoli.
L’idea di «Connettere l’Italia», invece, è quella di investire sulle priorità e una di queste sarebbe la modernizzazione dell’asse ferroviario tirrenico per arrivare al risultato di coprire la tratta tra Roma e Reggio Calabria in 4 ore. Il progetto c’è e lo racconta oggi anche il Sole 24 Ore, ma è – per ora – solo su carta. Il primo passaggio sarà l’inserimento dell’allegato Infrastrutture nel Def, poi si vedrà.
Nel dettaglio, si tratta di un piano prioritario da 140 miliardi che conta su 103 miliardi già disponibili (82,7 miliardi individuati dal ministro negli ultimi tre anni) e 36 miliardi da reperire (anche con il rifinanziamento del fondo investimenti in legge di bilancio).
Ci sono poi 48 miliardi per un piano di secondo livello, finanziato per 34 miliardi. Le risorse disponibili per il piano prioritario sono andate per 35 miliardi a strade e autostrade, 43 alle ferrovie, 20 alle città metropolitane, 2 ai porti e 3,6 agli aeroporti. Ci sono 25 miliardi da privati e tariffe e 29 da residui della legge obiettivo. Al Sud vanno 43 miliardi, il 31%.
Un esempio della nuova pianificazione, che punta a «valorizzare il patrimonio esistente» è proprio la novità che va sotto il nome di Alta Velocità di Rete (AVR), centrata su «interventi di upgrade tecnologico e velocizzazione di linee già esistenti, come la dorsale Adriatica, la Napoli-Reggio Calabria, la Venezia-Trieste e la trasversale Roma-Ancona».
Per andare da Roma a Reggio Calabria 4 ore contro le 4 e 40 minuti attuali, da Roma a Bari 3 ore e mezza contro le 4 e 50 attuali. Il tutto, se il progetto andrà in porto, riguarda gli anni immediatamente a venire, con tempi che potrebbero davvero accorciare le distanze tra il nord ed il sud e azzerare un gap che va ormai avanti da troppi anni.