Incontro informale nei giorni scorsi tra tre sindaci ed RFI per parlare del Besanino e della tratta ferroviaria che attraversa il Lecchese, il Monzese e giunge tutti i giorni a Milano-Porta Garibaldi.
I tre sindaci sono Sergio Cazzaniga di Besana, il collega triuggese Pietro Cicardi e quello di Villasanta Luca Ornago che hanno incontrato nella sede di Milano di RFI il nuovo direttore Luca Cavacchioli che si occupa delle manutenzioni delle stazioni e delle reti ferroviarie.
"È stato un incontro assolutamente informale per parlare della tratta del Besanino – hanno precisato i tre sindaci - L’obiettivo è di formare un tavolo con tutti i sindaci dei Comuni interessati dal passaggio del treno che collega Lecco, parte della Brianza e Monza a Milano, tutti i giorni e coinvolgere anche i vari comitati pendolari. Dopo Pasqua ci riuniremo per raccogliere tutte le istanze, metterle nero su bianco in un documento per consegnarlo sia a RFI, sia a Trenord, sia a Regione Lombardia e a tutti quegli attori che incidono in una certa misura su questa tratta".
Nel frattempo, però, qualche novità si è avuta visto che, secondo Cavacchioli, RFI sulla linea S7 del Besanino investirà circa 9 milioni di euro nei prossimi tre anni volgendo lo sguardo soprattutto, ma non solamente, alle banchine, da allungare per l’attesa dei treni nelle varie stazioni.
"Riteniamo che sia importante – ha detto Cazzaniga – che dove possibile vengano abbattute le barriere architettoniche per i disabili in carrozzina", mentre Ornago ha insistito sul fatto che "servirebbe intensificare le corse negli orari meno di punta poiché tra le 6 del mattino e le 20 di sera c’è una certa frequenza di treni, ma fuori da questa fascia oraria sono veramente pochi. Stiamo parlando di una linea che sfruttano 40mila utenti al giorno da Lecco fino a Milano".
"Bisogna però porre attenzione non solo a intensificare le corse – ha aggiunto Cicardi -, ma anche mettere a disposizione convogli più lunghi e capienti e ampliare i parcheggi negli interscambi ferroviari della zona per i pendolari. Oltre ad avere delle macchinette per la vendita dei biglietti nelle stazioni sguarnite".