Prenderà il via 4 aprile la più grande pedalata ecologica d’Italia con i suoi oltre 2.600 chilometri di percorso ciclistico, da Nord a Sud, lungo l’intera dorsale appenninica.
Nella Sala Giunta del CONI a Roma è stata infatti presentata la seconda edizione di Appennino Bike Tour, il Giro d’Italia che non ti aspetti, iniziativa ideata dal Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare nata nel corso del G7 Ambiente di Bologna del 2017, che fornì l'occasione per siglare il Patto di Amicizia per lo Sviluppo Sostenibile dell’Appennino.
Il percorso in 42 tappe, dalla Liguria alla Sicilia, attraversa 14 regioni, 23 province, 296 comuni e 25 parchi nazionali e regionali, toccando anche quelle aree protette caratterizzate da un alto grado di naturalità, da un forte valore paesaggistico e specifiche tradizioni culturali ed eno-gastronomiche. Durante le tappe dell’iniziativa sportiva, che durerà fino al 14 aprile, saranno organizzate Conferenze e incontri sullo Sviluppo Sostenibile del Territorio.
Nel corso della conferenza stampa, il direttore di Vivi Appennino, Enrico Della Torre, ha voluto ringraziare Trenitalia per l’attenzione dimostrata nei confronti della mobilità ciclistica e del turismo sostenibile. Va in questa direzione la particolare agevolazione offerta della società di trasporto del Gruppo FS, in accordo con Vivi Appennino, per scoprire la montagna bolognese attraverso un calendario di escursioni guidate e scontate del 46% euro approfittando della combinazione treno+bici, utilizzando un pacchetto comprensivo di noleggio bicicletta, guida e degustazione di prodotti tipici del luogo.
Termini e condizioni dell’offerta che coinvolge i treni del trasporto regionale sono consultabili nella pagina dedicata del sito web di Trenitalia.
Alla presentazione di oggi, a cui erano presenti rappresentanti di istituzioni e delle realtà coinvolte nell’organizzazione del Giro, è stato inoltre firmato l’accordo tra Vivi Appennino e la Federazione Ciclistica Italiana, con l’obiettivo di incentivare lo Sviluppo Sostenibile della Dorsale anche attraverso l’utilizzo della bicicletta ed il ciclo-turismo, valorizzando l’attivazione di corsi ed incontri formativi.