Sulla Bologna-Verona arrivano finalmente nuovi investimenti per la sicurezza mentre tutta la regione si appresta a grandi novità.
Queste almeno sono le notizie anticipate da Sul Panaro, blog della Bassa Modenese. Gli investimenti sono previsti nel nuovo “Patto per il trasporto pubblico regionale e locale per il triennio 2018-2020” firmato dalla Regione Emilia Romagna e da RFI.
Trentatré milioni di euro saranno utilizzati sulla Bologna-Verona entro il 2020 per aggiornamenti tecnologici fra Crevalcore e Nogara necessari per garantire maggiore sicurezza e velocizzare il passaggio dei treni.
In tutta la regione, poi, si spenderanno oltre 1 miliardo di euro per rinnovare treni e stazioni e acquistare 96 nuovi convogli e 600 nuovi bus ecologici.
Tra le novità, nel 2018 saranno potenziate le tratte ferroviarie Bologna-Ravenna (con riduzione dei tempi a 60 minuti) e Bologna-Rimini (44 minuti).
Dal gennaio 2019, poi, si arriverà a un’azienda unica per il trasporto ferroviario dell’Emilia-Romagna, che riunirà i due attuali gestori del servizio di trasporto su ferro, Trenitalia e Tper. Dal punto di vista della gestione delle infrastrutture, è intanto stata firmata un’intesa tra Regione, FER e RFI per avviare il percorso di trasferimento a quest’ultima della gestione di tutta la rete ferroviaria dell’Emilia-Romagna.
In prospettiva, l’obiettivo è quello di trasferire allo Stato l’intera rete ferroviaria, per adeguarla dal punto di vista tecnologico e innalzarne il livello di sicurezza attraverso un piano decennale di investimenti da oltre 1 miliardo di euro contenuti nel masterplan allegato all’intesa.
Il primo passo avverrà nel 2018 con la riclassificazione da parte del Governo, d’intesa con le Regioni, delle tratte regionali a ferrovie d’interesse nazionale, il secondo nel 2019 con il subentro da parte di RFI nella gestione di tutte le linee regionali e il terzo entro il 2020 con il trasferimento allo Stato, con un risparmio da parte della Regione dei relativi costi.