SNCF non ha alcuna intenzione di abbandonare le linee locali. Anzi, nel 2017 le Ferrovie francesi hanno investito 818 milioni di euro per queste linee.
In una nota la società ferroviaria francese ha così prontamente smentito quanto comunicato dall’emittente Europa 1, precisando che “non esiste un piano della società ferroviaria per l’abbandono delle linee locali e che il Primo Ministro ha chiarito che non seguirà le raccomandazioni contenute nel rapporto Spinetta”. Sottolineando come gli “investimenti per queste linee siano passati da 546 milioni nel 2016 a 818 milioni nel 2017”.
Il rapporto di Jean Cyril Spinetta, indica la strada delle privatizzazioni e quindi la trasformazione in Società anonime (Spa); l’apertura alla concorrenza delle linee TER (regionali) e la chiusura di molte di queste linee locali, tra cui la Nice à Breil-sur-Royache che incrocia la Ventimiglia-Cuneo con parte del tracciato in territorio francese, sostituendole con autobus.
Nella nota SNCF precisa poi che la ristrutturazione delle linee locali “è finanziata attraverso un piano Stato - Regioni per un periodo di 5 anni. Sono quindi lo Stato e le Regioni che accettano di finanziarle e SNCF Réseau a effettuare i lavori e assicura la manutenzione corrente”.
Con una legge del 2015 sulla riorganizzazione del territorio in Francia, le Regioni sono state incaricate di organizzare la mobilità sul loro territorio. Il ruolo di SNCF Réseau è di sostenerle fornendo un parere nell’ambito delle decisioni di riaprire o sospendere tali linee quando si tratta di sicurezza della linea.
Lo scorso anno poi SNCF Réseau ha riaperto 5 linee, tra cui Brest-Quimper e Cannes-Grasse. Connemporaneamente, sei linee sono state sospese per ragioni di sicurezza, e tra queste Oyonnax–St-Claude, Pont St-Vincent–Merrey; Limoux–Quillan e Pertuis–Meyrargues.