Venerdì scorso è emersa nell’incontro che Legambiente Puglia ha organizzato con il giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno, Massimiliano Scagliarini, il vicepresidente del circolo Beppe De Leo e Giuseppe Soldano, presidente della sede locale dell’associazione ambientalista l’ennesima ipotesi di data per la riapertura della tratta ferroviaria che collega Ruvo e Corato: aprile.
“Abbiamo raccolto le tante segnalazioni dei cittadini, sotto tanti punti di vista. Nel febbraio 2017 abbiamo chiesto delucidazioni al sindaco, poi a Ferrotramviaria direttamente. Ci avevano assicurato che la tratta Ruvo-Corato sarebbe stata riaperta, invece così non è stato. Ad ora ancora nulla: ipotizzano che sia possibile nel mese di aprile. Torneremo a parlarne anche con il sindaco” dice Soldano.
Pur essendo passati diversi mesi da quando i lavori sono stati ultimati, i treni ancora non possano circolare perché manca l’autorizzazione ANSF.
Lo aveva ribadito nel mese di ottobre dello scorso anno Nitti, direttore generale di Ferrotramviaria: “L’ANSF dovrebbe esprimersi in merito entro dicembre del corrente anno e, in caso di parere favorevole, si potrebbe pensare di riattivare entro i primi mesi del 2018 la circolazione dei treni fra Ruvo e Corato non a pieno regime, ma con le limitazioni che sarebbero necessarie nelle more della realizzazione degli impianti di segnalamento e sicurezza”.
Rispetto al completamento dei lavori per la realizzazione del doppio binario tra Andria e Barletta fare delle stime veritiere sulla conclusione delle opere messe in cantiere sembra davvero difficile.
“È dal 1999 che chiediamo conto dei ritardi dei treni - commenta De Leo - da quando si usavano ancora vecchi materiali. Ci fu risposto che veniva rispettata la normativa regionale. Noi riscontravamo la carenza di attrezzaggio. Dopo l’incidente ci siamo battuti per capire la motivazione della chiusura della Corato-Ruvo: abbiamo chiesto al sindaco che si facesse promotore di un accordo fra i suoi colleghi dei Comuni vicini. Con dispiacere - conclude l’ex ferroviere - riscontriamo il disinteresse dei cittadini, prova ne siano le tante sedie vuote in questo incontro”.