Secondo gli accordi stipulati tra i tecnici di Regione Lombardia, del Ministero delle Infrastrutture e di RFI, proprietaria della struttura, sono stati stanziati oltre 20milioni di euro per i lavori di riqualificazione del ponte San Michele di Paderno d’Adda.
Entro la fine del 2020 dovrebbe diventare realtà un imponente intervento di restauro di una infrastruttura, capolavoro di architettura e ingegneria industriale, che segna il confine tra le province di Lecco e di Bergamo.
Il deputato lecchese del Pd Gian Mario Fragomeli, rieletto per un secondo mandato alla Camera dal collegio di Monza, ha fatto sapere ai media quanto gli è stato comunicato da RFI: “È ufficiale: entro l’estate 2018 verranno finalmente aggiudicati i lavori, che partiranno poi nel corso del mese di ottobre, per le opere di pulizia, recupero e consolidamento dello storico ponte San Michele di Paderno d’Adda”.
“Come promesso - prosegue Fragomeli - dopo aver ottenuto i quasi 20 milioni di euro di finanziamenti necessari, ho continuato a seguire da vicino l’iter per la riqualificazione del ponte e, sollecitata RFI riguardo la tempistica delle opere, ho recentemente avuto conferma riguardo il programma nel suo complesso. Ad oggi, infatti, concluse le analisi sul materiale ferroso del ponte, si stanno chiudendo anche i rilievi di indagine sul terreno e sullo stato di fatto dell’opera. In tal modo, entro la primavera potrà essere completata la progettazione esecutiva e, una volta conclusi anche i tavoli tecnici con gli Enti locali atti a stabilire le modalità di messa in opera dei lavori, entro la fine dell’estate saranno aggiudicati definitivamente i lavori che, come detto, prenderanno quindi il via nel mese di ottobre. La consegna prevista, da ultimo, resta fissata ad ottobre 2020”.
Il sindaco di Paderno d’Adda, Renzo Rotta, appresa a sua volta la notizia, commenta così la vicenda: “Vengo a conoscenza con piacere di questa riaffermata volontà di RFI, avvalorata dal crono programma degli interventi, se pur dilatato rispetto alle previsioni iniziali causa la complessa progettualità unitamente alla tortuosa trafila burocratica”.
