Provvedimento drastico quello di RFI che ferma i treni merci sull'intera rete nazionale dalle 2.00 del 1 marzo 2018 e fino al miglioramento delle condizioni atmosferiche.
Una decisione che ha ovviamente scatenato le proteste delle associazioni che rappresentano gli operatori. Per tutti diffonde una nota FerCargo (che raggruppa le compagnie ferroviarie private) che afferma che questo provvedimento è "decisamente eccessivo sia per l'entità che per l'estensione geografica rispetto alle previsioni meteo anche della Protezione Civile a tutti note".
L'associazione sostiene infatti che non si può fermare senza preavviso e completamente l'intero trasporto merci su rotaia per un evento atmosferico "soprattutto in evidente assenza di un'adeguata organizzazione a gestire tali situazioni che in molte regioni sono da considerarsi normali per la stagione e comunque sempre più frequenti e prevedibili".
FerCargo non può fare a meno di ricordare che freddo e maltempo imperversano in tutta Europa, ma solo in Italia ciò causa il fermo completo dei trasporti ferroviari, che nelle altre nazioni proseguono senza rallentamenti.
Contship Italia si unisce a FerCargo nella protesta, aggiungendo la considerazione che questa soppressione riverserà dal 1 marzo almeno mezzo milione di tonnellate di merci sulle strade, aumentando traffico e inquinamento.
Secondo alcune voci arrivate in tarda serata, il provvedimento sarebbe ancora in piedi ma sarebbe valutato caso per caso e territorialmente. Resta quindi da vedere la situazione nella giornata di domani.