Nella giornata di ieri il premier francese, Edouard Philippe, ha presentato la riforma del sistema ferroviario nazionale.
Ne dà ampio risalto la stampa francese, spiegando che da questa settimana il governo lancerà le concertazioni con le parti sociali.
Nel caso invero molto probabile in cui non si dovesse trovare un punto di intesa, Philippe ha fatto sapere che si passerà all'attuazione attraverso decreti.
"La situazione è allarmante per non dire incontenibile" ha detto il primo ministro descrivendo lo stato delle ferrovie francesi. Philippe ha promesso che non verranno soppresse le linee secondarie e che non sarà privatizzata SNCF, l'azienda nazionale ferroviaria anche se l'esecutivo punta a sopprimere lo statuto dei ferrotranvieri.
Secondo "Les Echos" che il governo vuole realizzare la riforma entro l'estate, mentre "Le Figaro" nota che i decreti permetterebbero di evitare "lunghi dibattiti" in Parlamento. "Libération", invece, afferma che in questo modo il presidente Macron si prenderebbe un "rischio politico", evocando le possibili proteste che bloccherebbero l'intero paese.
I lavoratori del settore in passato hanno già dimostrato di essere in grado di provocare seri disagi a viaggiatori e trasportatori con scioperi anche ad oltranza.