Prosegue l’inchiesta di Business Insider che continua a svelare alcuni retroscena e punta di nuovo i riflettori sulle responsabilità di Trenord.

Il sito di inchiesta ha infatti pubblicato un documento riservatissimo, in cui si evidenzia come il convoglio che è deragliato lo scorso 25 gennaio non sarebbe l’unico della tratta ad avere avuto dei problemi.

L’11 ottobre 2017, infatti, come rivela Business Insider, “il regionale 10461 in servizio da Cremona a Treviglio veniva rispedito in manutenzione perché presentava «sfaccettatura grave ruota con limitazione a 80 km/h» e perché sulle ruote di alcune carrozze erano state «riscontrate sfaccettature e cavità fuori tolleranza»”. Un’anomalia che, secondo quanto scritto sul sito, “aveva spinto il Capo tecnico dell’impianto di manutenzione di Cremona a ordinarne «l’inoltro presso l’impianto di manutenzione di Fiorenza», obbligandolo a rispettare stretti limiti di velocità”.

Tutto questo emerge dall’audit 17.01/A.13 effettuato dall'ANSF, l’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie, l’ente preposto a controllare che le società ferroviarie rispettino le procedure di sicurezza, tra il 16 e il 20 ottobre 2017 su Trenord.

Sempre secondo l’inchiesta, la compagnia ferroviaria avrebbe anche omesso “di espletare alcuni passaggi obbligatori per legge”, come “non procedere all’identificazione delle cause che hanno originato le sfaccettature delle ruote per l’attuazione di attività di sicurezza onde evitare la ripetizione dell’anomalia”.

Come se questo non fosse sufficiente, Business Insider parla anche di “fornitori manutentivi esterni programmati ma mai effettuati; documenti sulla gestione della sicurezza «non sempre facilmente disponibili» con «il personale che incontra difficoltà nel reperimento di quelli di propria pertinenza»; cinque incidenti o gravi malfunzionamenti non comunicati all’autorità entro le 24 ore previste dalla legge; carenze nella pianificazione ed erogazione della formazione al personale”.

Oltretutto nel terzo trimestre del 2017, "ben 18 tra carrozze e treni hanno circolato sebbene avessero superato i limiti di percorrenza delle scadenze chilometriche di manutenzione”.

In discussione ci sarebbe anche la gestione del personale, visto che, come scrive sempre Business Insider, “i lavoratori fanno una valanga di straordinari e non rispettano i turni di riposo”. Anche questo si legge nel rapporto: «Si è riscontrato che 337 agenti (condotta ed accompagnamento treni) nell’arco dell’anno 2016 hanno superato in maniera significativa il limite massimo di 250 ore di lavoro straordinario annuo previsto dall’art. 18 del Ccnl (…) e non c’è evidenza di analisi delle cause delle anomalie e di azioni correttive adottate ad evitarne la reiterazione».

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