Come abbiamo avuto modo di scrivere, la compagnia ferroviaria Italo è passata di mano, per l'esattezza ad un fondo americano.
Dopo il primo stupore per la notizia, la domanda che ha iniziato a girare nei social e non solo è: cosa accadrà in futuro ai treni bordeaux?
Il nuovo proprietario, va detto, è piuttosto ingombrante e ha senza dubbio un gran quantitativo di soldi da spendere e non sarebbe fuori luogo immaginare una una nuova guerra sui prezzi e sulla qualità del servizio ferroviario con Trenitalia. Del resto, questo modus operandi era stata avviato già dai vecchi azionisti che dal 2012, anno in cui Italo era nata, avevano tagliato i prezzi del 40%.
Questo potrebbe portare a far sperare in buone notizie per i viaggiatori e soprattutto che il campo di interesse possa in futuro estendersi. Non è infatti escluso che l'Alta Velocità possa essere usata come grimaldello per avventurarsi anche in altri segmenti come quello regionale che in alcune zone d'Italia muove cifre molto interessanti. Al contempo, la liquidità del nuovo investitore fa sognare nuovi treni AV e magari l'apertura di nuove tratte che coinvolgano ad esempio maggiormente il Sud Italia o comunque le zone finora non coperte.
Meno positive, probabilmente, potrebbero essere invece le notizie per coloro che nell'azienda bordeaux ci lavorano. I dipendenti di Italo ormai da diverso tempo combattono anche a colpi di scioperi, per il contratto e il riconoscimento di premi di produzione dati a singhiozzo o solo ad alcune componenti dei lavoratori. Il modo di lavorare oltre oceano lo conosciamo e non è quindi detto che non si aprano in tal contesto scenari poco rassicuranti.