Non c'è pace per i treni a due piani della Bombardier che sarebbero destinati alla tratta Berna-Zurigo in Svizzera, la cui consegna potrebbe slittare ulteriormente dopo quattro anni di attesa.
L’associazione per la tutela dei disabili “Inclusion Handicap” ha infatti presentato un ricorso contro le FFS, contro il produttore e contro l’Ufficio federale dei trasporti nel quale chiede espressamente la modifica immediata dei sei convogli già pronti e dei 56 ancora in costruzione poiché a loro dire i nuovi treni violerebbero la legge federale sull’eliminazione degli svantaggi nei confronti dei disabili.
Stando alle dichiarazioni dell'associazione, i treni presentano rampe per le sedie a rotelle troppo ripide, che non permettono alle persone disabili di scendere dal convoglio senza essere aiutate da altri come imporrebbe la legge. Un insolito assist arriverebbe anche da un documento interno secondo il quale "Le persone in carrozzina necessitano di una piccola spinta".
La richiesta, però, al momento, è stata rispedita al mittente tanto dalle FFS quanto da Bombardier. Secondo le Ferrovie Federali Svizzere l’innalzamento della piattaforma comporterebbe infatti alte problematiche sia per le tempistiche, che si andrebbero inevitabilmente a dilatare, sia dal punto di vista economico. Bombardier, dal canto suo, assicurava invece fino al mese scorso che i convogli avrebbero rispettato le norme vigenti in materia di tutela dei disabili.
La versione definitiva del treno a due piani è stata presentata lo scorso 22 dicembre ed è in quell’occasione che “Inclusion Handicap” ha avuto la spiacevole sorpresa di constatare che le rampe sono troppo ripide.
Il ricorso è stato inoltrato a metà gennaio e ora si attende la risposta da parte del Tribunale Amministrativo Federale (TAF).