Episodi di vandalismo ai danni dei treni regionali stanno caratterizzando le prime settimane del 2018.

L’ultimo caso si è registrato ieri, quando il capotreno del R12352 Napoli-Formia si è accorto, in arrivo a San Marcellino, che in due vetture erano stati frantumati i vetri di due finestrini, probabilmente per un lancio sassi. Nelle carrozze danneggiate non c’erano passeggeri.

Il treno ha proseguito il viaggio, ma la corsa di ritorno è stata cancellata e sostituita con autobus per parte del percorso.

Il 6 gennaio, a Maddaloni Inferiore, distrutti da ignoti 50 vetri tra finestrini, porte interne e di salita su 6 carrozze del R2421 Roma-Napoli. Ad appena 24 ore di distanza, la sera successiva, nella stessa località e sempre allo stesso treno, frantumati i vetri di due finestrini.

Per tutti gli episodi è stata presentata denuncia.

Le conseguenze degli atti di vandalismo, oltre al danno economico e d’immagine per Trenitalia, si traducono principalmente in disagi procurati alla clientela, privata della corsa o costretta a viaggiare su treni con un minor numero di posti a disposizione.

Le vetture danneggiate, infatti, non possono circolare fino a quando non escono dalle officine dove vengono inviate per le necessarie riparazioni.

In Campania, nel 2017, le azioni di vandalismo sulle vetture dei treni regionali hanno causato a Trenitalia danni economici per oltre 145mila euro.

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