Dopo un finale di anno decisamente turbolento, le SNCF confidano in un 2018 migliore.

A dicembre, SNCF ha affrontato una serie di guasti a Montparnasse e a Saint-Lazare, e un gran caos a causa di un inaspettato afflusso di viaggiatori a Parigi Bercy alla vigilia di Natale. 

Questi inconvenienti nelle stazioni parigine si sono aggiunti ai problemi incontrati ogni giorno sulle ferrovie francesi: cancellazioni di treni, ritardi, scioperi e treni obsoleti, con SNCF che è stata particolarmente criticata per la scarsa qualità dei treni e per le informazioni ai passeggeri.

Il ministro dei trasporti Elisabeth Borne ha pubblicamente espresso la sua insoddisfazione, convocando lunedì 8 gennaio il capo di SNCF Guillaume Pepy e il capo della rete ferroviaria, Patrick Jeantet. "Ho offerto loro un incontro di lavoro, penso che ne abbiamo bisogno", ha detto giovedì a CNews.

I torti sono del resto condivisi. La rete ferroviaria nazionale non è in ottime condizioni, conseguenza di diversi decenni di sottoinvestimento sulle linee classiche, a favore del "tutto TGV". E quando finalmente è stato lanciato un importante piano di ammodernamento, con investimenti di oltre 46 miliardi di euro in dieci anni, sono i lavori che ne sono conseguiti la causa molto spesso degli inconvenienti.

Il problema era stato del resto annunciato da molto tempo e dopo anni di investimenti solo sui TGV la priorità è ora ufficialmente il trasporto "di tutti i giorni".

Per risolvere questa situazione l'idea è quella di continuare ad accelerare il lavoro di modernizzazione della rete. SNCF ha lanciato quest'estate il programma Rob.In, che dovrebbe concentrarsi sulla "robustezza" dei servizi ferroviari (Rob), nonostante i cantieri, e le informazioni sui passeggeri (In). Su quest'ultimo punto, il gruppo intende interconnettere i suoi canali di comunicazione e lanciare una nuova app che suggerirà agli utenti di segnalare un incidente o un disservizio in modo da avvisare gli altri viaggiatori.

Nonostante tutto, però, SNCF sta andando in realtà piuttosto bene. La frequentazione è in aumento, sia sui TGV (+ 7,3% alla fine di novembre, grazie al servizio low-cost OuiGo e all'accelerazione dei viaggi in Aquitania e in Bretagna) che sugli Intercity (+ 6,6%), ma anche sui TER (+ 4,8%) e sui RER e suburbani (+ 3%).

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