L'analisi costi-benefici della nuova ferrovia tra Genova, Novi Ligure e Tortona rivela un dato paradossale: interrompere i lavori costerebbe più che portarli avanti. Ma dal Governo non c'è il via libera.
Lo rivela un'analisi del portale web Trasporto Europa. I tempi per la realizzazione dell'opera rischiano così di slittare ancora. I 53 chilometri che collegheranno Genova e il suo porto con la valle del Po rimangono al palo. Il termine dei lavori, fissato sulla carta al 31 marzo 2023, appare praticamente impossibile.
Questo nonostante un mese fa sia stata formalizzato l'incarico al Cociv, il consorzio a cui è affidata la realizzazione della linea, il quinto (e penultimo) lotto della tratta. Ma nei cantieri non ci sono state alcune novità. Il Governo però non si è ancora espresso sull'opera, che rimane in un limbo indefinito.
Il lotto di lavori che dovrebbe iniziare è il penultimo, ovvero il quinto su sei totali. A catena, anche il sesto lotto (già finanziato con 791 milioni di euro) slitterà in avanti nella realizzazione.
Le parole, insomma, non costruiscono le grandi opere. Figuriamoci i silenzi.