La Francia non intende retrocedere sulla AV Torino - Lione.
“Il tunnel di base della Lione - Torino è scritto nero su bianco nella legge quadro sulla mobilità che verrà approvata dal Parlamento francese entro l’anno o all’inizio del 2019. La Francia vuole andare avanti, il presidente Emmanuel Macron non ha alcuna intenzione di rimangiarsi la parola data e più volte ribadita anche in sede di accordi internazionali”.
Queste le parole rilasciate al Corriere della Sera da Étienne Blanc, vicepresidente della regione Auvergne-Rhone-Alpes, delegato a seguire i lavori della TAV. L'esponente francese entra anche nella questione del mancato stanziamento di risorse, citata dal ministro Toninelli, invita a non confondere il tunnel di base con le vie di accesso.
Dice Blanc: “Il punto è il tunnel, questo significa fare o non fare la TAV. E la Francia considera il tunnel sotto le Alpi una priorità. Poi ci sono le vie di accesso, per esempio tra Lione e Saint-Martin-La-Porte” e su queste, precisa, è il punto: “la Francia ha chiesto di scaglionarle nel tempo e di fare alcune modifiche tecniche, ma questo non significa in alcun modo avere esitazioni sul fondo della questione. Per Macron e per i deputati della Regione la Lyon-Turin è un fatto acquisito, si può rivedere qualche aspetto tecnico ma il tunnel non è in discussione”.
Le parole sono miele per le orecchie di 22 sindaci della Valle di Susa e dell’area metropolitana di Torino dell’Osservatorio per la Torino-Lione, che chiedono al premier Giuseppe Conte, al sottosegretario, Giancarlo Giorgetti e al ministro Danilo Toninelli di “ascoltare la voce degli amministratori locali che sono per il dialogo costruttivo”. Per i primi cittadini, la Torino-Lione è un’opera “importante per spostare le merci dai tir alla ferrovia e per lo sviluppo integrato del trasporto locale e dell’economia del Nord-Ovest”.
Nel frattempo il ministro Toninelli prende tempo e annuncia che “sulla TAV per Natale scioglieremo tutte le riserve. Il Movimento 5 Stelle è contro, ma i tecnici devono fare un’analisi indipendente e terza. Quando sarà pronta ne parlerò con la mia omologa francese, la UE e ovviamente il nostro alleato di governo, la Lega”.