L’ad di RFI Maurizio Gentile interviene sui trasporti ferroviari in Sicilia.

«La voglia di usare i treni cresce se il servizio funziona, ma in Sicilia ogni giorno ci sono 429 corse, mentre in Lombardia ce ne sono 2.300, pur avendo soltanto trecento chilometri di rete in più». Sull'argomento, Gentile ha risposto non negando le carenze della rete siciliana: «Sicuramente le linee siciliane non sono adeguate al livello delle altre. Alcune con il tempo sono state elettrificate, ma ci sono senz'altro tracciati obsoleti. Uno dei progetti più importanti nell'accordo di programma - ha ricordato - è il raddoppio velocizzato Palermo-Catania-Messina, che vale circa otto miliardi. La tratta Messina-Catania è finanziata con due miliardi e 300milioni e, a breve, partiremo con la conferenza dei servizi». 

Riguardo al raddoppio tra Palermo e Catania, che ha subito una modifica negli scorsi anni, l'ad di RFI ha spiegato i motivi della scelta. «Si è trattato di una proposta del sottoscritto - ha spiegato Gentile -. Tra Palermo e Catania ci sono 38 treni al giorno, anche se raddoppiassero non ci sarebbe necessariamente bisogno di una linea a doppio binario. Il problema, semmai, è la lentezza. Per questo, anziché fare un raddoppio per l'intero tratto, ho proposto in una prima fase di costruire un solo binario veloce tra Palermo e Catania, in modo tale da ridurre di cinque anni i tempi in cui l'infrastruttura sarà disponibile garantendo il collegamento tra le due città in meno di due ore, con poche fermate nei capoluoghi. Mentre - ha aggiunto - l'altro binario servirà tutti gli altri paesi attraversati attualmente».

Sull'argomento interviene con una giusta nota Giuseppe Inturri, docente universitario ed esperto di trasporti «Non dobbiamo dimenticare che se RFI si occupa delle infrastrutture, a gestire il servizio è Trenitalia. In Sicilia continuano a esserci ancora poche corse, al punto che diventa molto difficile pensare di pianificare la propria quotidianità basandosi sui trasporti ferroviari. I binari vanno senz'altro migliorati e bisogna intervenire in ogni modo per garantire che possano far viaggiare treni a velocità maggiori, ma è anche vero che su un binario possono viaggiare al giorno circa ottanta convogli, tra andata e ritorno. Con due binari si sale a duecento. Numeri che da noi ancora ci sogniamo».

«In Piemonte per ogni abitante si garantiscono quattro chilometri di percorrenza dei treni, in Sicilia il rapporto è dimezzato - sottolinea -. Ci vogliono binari migliori, ma anche la volontà di farci viaggiare più treni. E questo dipende molto dalla politica: la Regione Siciliana, per via della propria autonomia, ha maggiore discrezionalità nella gestione dei fondi trasferiti dallo Stato e finora non ha dimostrato di volere puntare adeguatamente sulle ferrovie».

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