L’interruzione dei binari, in seguito al crollo del ponte Morandi di Genova, costa al porto della città lo spostamento su strada di oltre mille container in più al giorno.

Per almeno un mese infatti Genova dovrà fare i conti con mille tir in più sulle strade. Dalla linea del Campasso passavano infatti i convogli merci diretti ai mercati di Lombardia e Piemonte, i carichi che le banchine di Sampierdarena spedivano su rotaia. Quasi venti treni al giorno che valgono mille contenitori.

Il volume di traffico aumenterà quindi sensibilmente, andando ad appesantisce un quadro già difficile. L’Autorità portuale, garantisce però che i tempi per la soluzione potrebbero essere rapidi. Potrebbe infatti bastare meno di un mese per liberare i binari dalle macerie del ponte crollato e ripristinare l’operatività della ferrovia verso i mercati del Nord Italia.

RFI, con il via libera delle autorità, è pronta a ripristinare la circolazione ferroviaria in 20/25 giorni.

Il presidente del VTE - Voltri Terminal Europa, Gilberto Danesi, è sicuro di poter dirottare tutti i treni sulla bretella in modo da evitare l’interruzione della ferrovia distrutta dal crollo del ponte.

Il VTE ha dato la sua disponibilità a lavorare anche di notte, ma c’è bisogno di almeno 700 camion per evitare che i costi diventino insostenibili.

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