L’incidente ferroviario di oggi a Caluso, ha aperto nuovamente il dibattito sulla sicurezza delle nostre ferrovie.

Molti, come sempre, hanno parlato, pochi con cognizione di causa e per quel che è nelle nostre possibilità cerchiamo di mettere qualche punto fermo precisando le più importanti inesattezze che si sono sentite in giro, soprattutto sui social.

L’Italia è il solo paese dell’Europa che conta ad avere passaggi a livello. FALSO.
Tutte le nazioni d’Europa hanno ancora passaggi a livello attivi. Ce ne sono molti in Germania, in Francia, in Austria, nei Paesi Bassi, in Belgio e così via.
Naturalmente ce ne sono anche nei paesi più arretrati, ferroviariamente parlando, come quelli dell’est o dell’estremo nord Europa, come la Lituania da dove veniva il camionista alla guida del Tir che ha provocato l’incidente.

I passaggi a livello italiani sono pericolosi. FALSO.
La tecnologia che c’è dietro ai PL in Italia, almeno sulla rete RFI, è sicura e garantisce il massimo possibile.
Ovviamente si tratta di un sistema meccanico che può avere problemi ma normalmente ogni cosa funziona come dovrebbe. Non sono mancati casi in cui ci sono state segnalazioni di malfunzionamenti ma come ben sappiamo mille PL che funzionano non fanno notizia, uno che dà problemi fa parlare per giorni.

I passaggi a livello italiani sono vecchi e poco funzionali. FALSO.
Nella stragrande maggioranza, almeno sulla rete RFI, si tratta di apparecchiature moderne e molto spesso decisamente più funzionali di quelle ancora oggi in utilizzo anche nell’Europa che conta.
Basti pensare che in molti paesi, anche quelli più civilizzati, non esistono le sbarre ma ci si limita a ricordare agli automobilisti di guardare prima di attraversare o nel migliore dei casi a un semaforo lampeggiante con un allarme sonoro.

I passaggi a livello italiani si chiudono col treno troppo a ridosso. FALSO.
I PL della rete RFI si chiudono normalmente ben prima, dando il tempo di liberare il passaggio qualora qualcuno si trovasse nel mezzo.
Abbiamo girato tutta l’Europa ferroviaria e abbiamo visto i PL nelle altre nazioni. In Cechia, tanto per citarne una, le segnalazioni agli automobilisti in molti casi partono quando il treno è a poche centinaia di metri dall’incrocio.

I passaggi a livello sono pericolosi di base e vanno sostituiti con sistemi alternativi. VERO IN PARTE.
Di per sé i PL non sono pericolosi se si presta attenzione e se si rispettano le regole della strada e soprattutto del buonsenso.
Ovviamente si tratta di un sistema delicato e suscettibile ma è anche vero che ormai, grazie all’intervento di RFI, sulle linee principali e più veloci tantissimi sono stati eliminati e tanti altri saranno rimossi nei prossimi mesi.
Sostituire un PL con un sovrappasso o con un sottopasso ha tuttavia dei costi molto importanti e spesso non è facile trovare delle soluzioni comode e in ogni caso i lavori per la soppressione richiedono mesi di tempo e provocano grandi disagi alla circolazione stradale.

Per concludere, l’episodio di oggi è senza dubbio molto grave ma non si devono demonizzare i passaggi a livello.
I numeri hanno dimostrato chiaramente che nella quasi totalità delle circostanze, gli incidenti avvengono per imperizia di chi lo attraversa con un veicolo piuttosto che per un guasto delle sbarre o della segnaletica.

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