Il Governo Francese nega con fermezza che esista un progetto governativo di privatizzare le SNCF, che ormai sono in sciopero da nove settimane contro un contestato progetto di riforma.

Lo ribadisce agli organi di stampa il deputato de La République en Marche (LaRem) Jean-Baptiste Djebbari, relatore del disegno di legge sulla riforma della compagnia. "No, SNCF non sarà privatizzata", ha detto Djebbari negando l'accusa dei sindacati francesi per i quali il governo fa il doppio gioco e sventola lo spauracchio della privatizzazione della compagnia ferroviaria.

Il governo, stando a quanto comunicato, porterà in Senato una modifica del progetto di legge "per garantire la non trasferibilità delle azioni di SNCF". Si tratterebbe di un modo per rassicurare i sindacati, scottati da un documento di lavoro rivelato nel weekend da "Le Parisien" e che sembrava aprire la porta alla privatizzazione. "Per essere molto chiari, ciò che abbiamo scritto è che il capitale è interamente di proprietà dello Stato", una formula che come ha ammesso Djebbari, è più forte della non trasferibilità.

"Ma poiché non vogliamo lasciare spazio alla fantasia della privatizzazione", ha aggiunto, "scriveremo 'inaccessibilità'", ha detto, specificando di aver discusso con il Ministro dei Trasporti Elisabeth Borne. Quest'ultimo aveva del resto cercato già domenica di spazzare via i timori dei ferrovieri pubblicando un tweet in cui assicurava che "le tre società SNCF, SNCFMobilités e SNCFRéseau, sono e rimarranno al 100% pubbliche e non trasferibili".

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