Si parte con Roma Termini per la sperimentazione dei nuovi tornelli di accesso ai binari 2.0.
Si tratta di varchi elettronici simili a quelli delle metropolitane ma decisamente più alti e coprenti che essendo dotati di una copertura rigida sono invalicabili per chi non ha il biglietto. Al loro fianco troveranno posto delle barriere che impediranno anche in questo caso il passaggio verso treni e binari.
L'adozione nello scalo romano dovrebbe avvenire entro pochi mesi anche se ci sono alcuni timori per una particolarità di questi nuovi varchi. Rispetto ai modelli precedenti essi infatti hanno una caratteristica che se da una parte rischia di provocare attese per i viaggiatori, dall’altra rende il sistema sostanzialmente invalicabile ai furbi.
La vetrata, infatti, non si apre come visto finora su modelli analoghi pochi istanti dopo il riconoscimento del biglietto, ma alcuni secondi dopo per dare il tempo a una fotocellula ad altezza uomo di verificare che in quel momento al tornello ci sia una sola persona, calcolando la distanza fra la testa del primo della fila e quella di chi lo segue. In questo modo viene di fatto impedito il passaggio di più persone con un unico biglietto.
Queste nuove installazioni sono solo una delle novità che si appresta a ricevere la stazione di Roma Termini. Entro il 2018, poi, alle 950 telecamere di videosorveglianza se ne aggiungeranno altre duecento, mentre contestualmente è stato innalzato il livello di addestramento del personale di sicurezza interno, che coopera alle operazione di controllo e negli interventi insieme con polizia, Polfer, carabinieri, vigili urbani e militari dell’Esercito.
Fra i progetti allo studio, si sta pensando inoltre all’adozione delle «spidercam», ovvero telecamere mobili comandante a distanza che scorrono su cavi a mezz’aria che oltre a fungere da deterrente, essendo ben visibili, servirebbero per controllare in tempo reale ogni angolo di una parte della stazione molto frequentata, con negozi, bar e ristoranti.
Sull'argomento Termini è intervenuto anche Franco Fiumara, direttore centrale della protezione aziendale delle Ferrovie in una lunga intervista al Corriere della Sera.
Secondo Fiumara "I problemi seri per chi passa per Termini non cominciano quando arriva a Roma in treno, ma quando esce dalla stazione".
"Sulle aree intorno a Termini - prosegue Fiumara - è necessario intervenire, per riqualificarle e per rendere efficaci gli strumenti normativi. Vorremmo poi poter creare nella situazione attuale delle vie d’accesso e di deflusso alla stazione più sicure, anche attraverso nostro personale. Che possa accompagnare il percorso dei viaggiatori verso i taxi e gli autobus. Abbiamo proposto alla polizia ferroviaria di sperimentare nei prossimi mesi nuovi sistemi di controllo agli accessi e nei punti di maggior afflusso (metal detector) che possono essere gestiti in una stazione che ha flussi di persone e tempi ben diversi da quelli di un aeroporto".
L'intervista integrale è disponibile cliccando qui.