Arrivano ulteriori notizie sul disastro ferroviario di ieri nell’Ovest degli Stati Uniti.
Le autorità americane hanno rivisto da sei a tre morti il bilancio dell’incidente ferroviario. Il capo dei vigili del fuoco, ha poi aggiunto che i feriti ricoverati in ospedale sono 100. Il bilancio precedentemente diffuso parlava di sei morti. Non è chiaro perché la cifra sia cambiata, ma una fonte ha spiegato che la ricerca di persone sulle 13 carrozze deragliate è terminata.
In merito alle cause dell’incidente, l’agenzia per la sicurezza dei trasporti Usa (Ntsb) in una conferenza stampa, ha dichiarato che il registratore di dati, - la 'scatola nera' collocata nel locomotore di coda del convoglio - ha registrato al momento del deragliamento una velocità di 130 km/h dove il limite era 50. Dunque il treno dell’Amtrak deragliato ieri alle porte di Seattle viaggiava a una velocità di quasi 130 chilometri orari (80 miglia orarie) mentre il limite in quel punto della ferrovia è di meno di 50 (30 miglia/h). Assolta quindi almeno al momento l’infrastruttura, rinnovata proprio nei giorni precedenti il disastro.
“Avevamo appena oltrepassato la città di Du Pont e stavamo percorrendo una curva quando abbiamo sentito uno strappo e un fracasso, e abbiamo avuto la sensazione di scivolare giù dalla collina. Un attimo dopo siamo stati scagliati sui sedili di fronte, i vetri si sono rotti e ci siamo fermati. La gente gridava, l’apertura di emergenza delle porte non funzionava bene e per uscire siamo dovuti passare dai finestrini. I binari di questa linea avrebbero dovuto essere adattati all’alta velocità”, è stata la drammatica testimonianza di uno dei viaggiatori rimasto coinvolto nell’incidente.
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