In merito all’ammodernamento e alla velocizzazione della linea ferroviaria ionica calabrese, alcuni parlamentari M5S hanno presentato un esposto alla Corte dei Conti e alle Procure di Reggio Calabria e Catanzaro, insieme al docente dell’Università di Reggio Calabria esperto di trasporti Domenico Gattuso.

Nel maggio scorso presso la Cittadella regionale, il governatore Mario Oliverio, il ministro dei Trasporti Graziano Delrio e il direttore generale di RFI, Maurizio Gentile, hanno presentato alla stampa uno specifico protocollo d’intesa, che prevedeva circa 500 milioni di euro per lavori da Rocca Imperiale a Reggio CalabriaPorto. Ulteriori 70 milioni, che faranno parte di un successivo accordo, sono già stati stanziati per il materiale rotabile.

Secondo i firmatari dell’esposto, “le risorse pubbliche della comunità calabrese sono state attribuite ad RFI senza che sia stato reso pubblico il progetto delle opere, e in particolare l’insieme degli elaborati tecnici relativi”.

Secondo i firmatari dell’esposto c’è il rischio che: “l’azienda RFI potrebbe effettuare semplici opere di manutenzione della linea, ordinariamente a suo carico, sfruttando risorse comunitarie rilevanti senza provvedere ad un reale potenziamento (che prevede anche il recupero delle stazioni), persistendo peraltro in una incoerente opera di smantellamento dei binari in numerose stazioni”.

I parlamentari 5 Stelle della Calabria e il professor Gattuso vogliono che la magistratura ordinaria e contabile controllino le carte, per evitare eventuali indebiti utilizzi di risorse pubbliche a danno dei passeggeri calabresi.

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