Il primo viaggio con guasto e ritardo di due ore per l'ICE sulla nuova ferrovia AV tra Monaco e Berlino è solo la punta di un iceberg che vede in qualche modo incrinarsi il mito della Germania perfetta dove tutto funziona a meraviglia.

Come noto, sabato il nuovo gioiello di casa Siemens è rimasto bloccato a causa di un guasto tecnico in un tunnel della nuova tratta, arrivando a destinazione nella notte. Questo tuttavia è solo l’ultimo episodio si una serie di errori e ritardi che sembrano affliggere le grandi opere pubbliche in Germania.  

La lista delle opere che tardano ad essere compiute parte con il progetto di "Stoccarda 21", che costerà 4 miliardi di euro in più e verrà ultimato con cinque anni di ritardo rispetto alle previsioni. Le fonti ufficiali, più candidamente, parlano di 3 anni di ritardo e costi di 7,6 miliardi invece di 6,5 ma sembrano decisamente entrambi al ribasso.
Da ormai dieci anni si scava per il trasferimento della stazione centrale di testa ad una nuova stazione di transito situata 20 metri sotto terra e alla costruzione del passante ferroviario lungo 10 chilometri, che aggiungerebbe uno degli ultimi tasselli mancanti alla nuova linea magistrale europea che in futuro collegherà Parigi a Budapest.

I lavori tuttavia procedono a rilento, i costi lievitano a dismisura e i 620.000 abitanti della città subiscono ormai con impavida rassegnazione i pesanti disagi di un cantiere che non sembra finire mai.

Tornando alla nuova linea Berlino-Monaco non bisogna dimenticare che ci sono voluti 4,5 miliardi e 10 anni in più rispetto al preventivato, dati che ricordano la lenta costruzione della nostra Direttissima Roma - Firenze.
Gli ICE impiegano ora 4 ore e 47 minuti, quasi 2 ore in meno rispetto a prima con un risultato che viene visto come buono ma non ottimo per 580 chilometri di tracciato anche se va detto che a rallentare la corsa dei treni sono state in questo caso le interferenze dei potenti governi regionali, che hanno imposto alle ferrovie federali fermate obbligatorie nelle proprie stazioni, non sempre meritevoli, per numero di abitanti, di tali servizi, come Wittenberg (50.000 abitanti), Bamberga (70.000) o Coburg (41.000).

Il flop più clamoroso resta comunque al di fuori delle ferrovie ma sempre nel campo dei trasporti. Il nuovo aeroporto di Berlino-Brandeburgo (Ber) vede i lavori iniziati nel 2006 con termine stimata nell’estate del 2012. Un mese prima dell’inaugurazione ufficiale, l’entrata in esercizio del mega hub viene però rinviata per problemi all’impianto antincendio e da allora i lavori continuano senza data di fine. L'assurdo si è raggiunto un paio di anni fa quando era stata addirittura paventata l'idea di radere tutto al suolo e ricominciare daccapo.

Fino ad oggi l’aeroporto, anche se praticamente finito, non è stato ancora aperto e la sua entrata in funzione è slittata a non prima del 2021, quando gli investimenti saranno arrivati dai 2,2 miliardi iniziali a ben 8 miliardi. Tra l'altro c'è un piccolo particolare da aggiungere. Il giorno che l'impianto sarà finalmente inaugurato, sarà già troppo piccolo poiché era stato progettato per 27 milioni di passeggeri quando già oggi da Tegel e Schönefeld ne transitano 33 milioni.

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