Tutt'altro che positivo, purtroppo, l'esordio della Sacile - Maniago, riaperta dopo anni di chiusura lunedì scorso.

Già lunedì 11 si sono verificati i primi problemi, con ritardi per i viaggiatori, che sono aumentati in serata, con treni costretti a viaggiare a passo d’uomo per i Passaggi a Livello che non si abbassano e con la sicurezza che, in tal modo, rischia di venire meno.

Non è andata molto meglio nemmeno martedì con un treno cancellato a Maniago in partenza e per chi arrivava da Sacile la brutta sorpresa ad Aviano dove ancora una volta per un PL che non voleva saperne di funzionare gli automobilisti sono diventati furiosi per le lunghe code mentre i passeggeri sono stati portati a Maniago con una corriera sostitutiva e quasi un’ora di ritardo.

L'impressione è che la riapertura della tratta sia stata affrettata e in qualche modo sottovalutata e che se non si vuole perdere la spinta positiva sia necessario intervenire in fretta.

"È vero che sulla linea Sacile-Maniago siamo in una fase di avvio del servizio dopo anni di sospensione - spiega l'assessore a Infrastrutture e Territorio del Friuli Venezia Giulia, Mariagrazia Santoro - e dobbiamo avere una maggiore flessibilità di giudizio, ma, allo stesso tempo, proprio per non inficiare gli sforzi fatti dobbiamo impegnarci a garantire che tutto funzioni al meglio".

"Abbiamo richiesto anche motivazioni e una pronta attivazione - aggiunge Santoro - in merito ad alcuni casi di malfunzionamento dei passaggi a livello o di soppressione del treno rispetto ai quali RFI ha dato ampia spiegazione dei fatti tecnici accaduti, evidenziando che proprio in merito a guasti sempre possibili nelle primissime fasi di esercizio di nuovi apparati ha disposto turni di presenza per il pronto intervento nelle fasce di maggiore interesse per il traffico pendolare".

"In particolare rispetto a quanto accaduto lunedì 11 dicembre su un passaggio a livello che si è aperto con il treno presente, al netto dell'evidente malfunzionamento, RFI ci ha fatto sapere che l'attraversamento del treno è avvenuto nel rispetto di un preciso protocollo di sicurezza da adottare per la gestione di guasti ad apparati lungo linea. Il movimento del treno è infatti avvenuto con le prescrizioni date dal controllo di Pinzano che prevedevano di effettuare una battuta di arresto in approccio al passaggio a livello, la verifica delle condizioni di attraversamento (veicoli fermi, sede sgombra ecc.) e la ripresa del movimento con marcia a vista, cioè con la possibilità concreta di arresto immediato in caso di ostacoli improvvisi. Si tratta di una modalità di gestione della circolazione in caso di guasto volta ad evitare l'arresto prolungato dei treni garantendo comunque le condizioni di sicurezza".

"Rispetto, invece, alle soppressioni dei due treni nella stessa mattinata, tra i quali il treno degli studenti delle 7.22 da Maniago a Sacile, la scelta - afferma Santoro - si è resa necessaria per un guasto agli apparati che controllano un gruppo di passaggi a livello tra Maniago e Aviano. RFI ha proceduto tempestivamente a risolvere le cause e il traffico è ripreso regolarmente".

"Stiamo definendo assieme a Trenitalia e RFI - conclude Santoro - ulteriori azioni che possano consentire, nel periodo di avvio, una rapida informazione ai viaggiatori".

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