Molti giornali stanno parlando da ieri del tragico investimento di una donna nella stazione di Civita Castellana sulla FL1 tra Roma e Orte.

È estremamente sgradevole prendere questo tragico fatto come esempio per una informazione che, sui treni, fa spesso acqua da tutte le parti, ma quello che si sta leggendo in queste ore non fa che creare confusione su una vicenda probabilmente solo sfortunata.

Se alcuni blog e quotidiani riportano infatti correttamente che la signora è stata purtroppo investita mentre attraversava a piedi i binari, la maggior parte parla di investimento ad un fantomatico passaggio a livello che veniva attraversato dalla donna con l'auto. Nulla di più sbagliato, visto che nella zona non esiste alcun passaggio a livello per macchine, peraltro eliminati sostanzialmente lungo tutta la tratta.

La precisazione può sembrare di poco conto ma non è così visto che prevedrebbe una profonda violazione da parte della donna che invece non c'è stata oltre ad un impatto auto-treno che avrebbe potuto avere anche conseguenze drammatiche su quest'ultimo e sull'intera tratta ferroviaria.

Probabilmente, invece, le cose sono andate in maniera molto diversa. Civita Castellana-Magliano (la località si chiama Borghetto ma la stazione Civita Castellana-Magliano, altro errore riportato da molti media) è una stazione priva di sovrappasso e di sottopasso e per passare dal marciapiede al fabbricato è necessario attraversare i binari. 

Si tratta, giova dirlo, di una operazione del tutto lecita e in qualche modo "normale" per i piccoli impianti, che tuttavia deve essere svolta con la massima attenzione. Peraltro, con l'automatizzazione della linea, questa anacronistica situazione dovrebbe terminare anche qui a breve, proprio con l'adozione di un nuovo sottopasso.

Non possiamo né vogliamo sostituirci alla magistratura, della quale ovviamente aspettiamo i riscontri, tuttavia le cose potrebbero essere andate in questo modo. La signora potrebbe essere scesa dal treno che saliva verso Orte e forse per distrazione, forse confidando sul fatto che di domenica ci sono pochissimi treni regolari, potrebbe aver attraversato i binari passando dietro al suo convoglio che le potrebbe aver impedito fatalmente di vedere l'arrivo del "Destinazione Italia" incrociante.
Le luci e gli altoparlanti della stazione (che normalmente sono in funzione), sarebbero stati del tutto inutili poiché i primi non avrebbero in alcun modo potuto aiutare mentre i secondi potrebbero non essere stati sentiti oppure essere stati coperti dal rumore del treno preso dalla signora che andava via.

Come si vede, potrebbe essersi trattato solo di una tragica fatalità. In attesa che la magistratura arrivi a una conclusione, di una cosa si può essere certi, non c'è alcun passaggio a livello per automobili nel mezzo di questa triste storia.

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