Abbiamo visto ieri una situazione tutt'altro che rosea per le E.655/E.656 che tuttavia, in ragione del maggiore numero di macchine costruite, è addirittura migliore di quella di altri due gruppi vicini all'estinzione, le E.632/E.633.
La situazione attuale, basata sempre, giova ricordarlo, su avvistamenti e segnalazioni, vede i due gruppi essere quasi al termine della carriera, con pochissime unità ancora attive su tutto il territorio nazionale.
Nel dettaglio, escludendo la E.632.030 entrata a far parte del parco di Fondazione FS Italiane, dovrebbero essere undici le E.632 ancora in servizio, concentrate quasi esclusivamente nel nord Italia tra Bologna, Torino, Bolzano e Verona (.016, .022, .029, .037, .038, .047, .048, .051, .052 e .201 più una unità non identificata in Sicilia).
Ad esse si aggiungono quattro E.633 appartenenti a Trenord (.083, .092, .108 e .110) e diciassette E.633 operanti per Mercitalia Rail ed appartenenti quasi tutte alla serie 200 (.111, .201, .202, .203, .204, .205, .211, .212, .215, .224, .227, .228, .233, .234, .237, .238 e .240).
Gli ultimi accantonamenti, andando per esclusione, avrebbero riguardato le E.633.218, .226 e .232.
In totale, quindi, tra E.632 ed E.633 rimarrebbero operative poco più di trenta locomotive che probabilmente saranno anch'esse tolte dal servizio nel corso del 2018.
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