A fronte dei continui disagi a cui sono sottoposti i pendolari che abitualmente utilizzano la linea Rovigo-Verona tre parlamentari Pd, Diego Crivellari, Diego Zardini e Giulia Narduolo, chiedono a gran voce un cambio di rotta: “Se Sistemi Territoriali Spa non è in grado di gestire il pur esiguo traffico nella tratta, la Regione imponga allora a Trenitalia di riprendere la gestione diretta”.
I deputati chiedono l’intervento diretto del governatore Zaia, e sottolineano che “i pendolari devono essere rimborsati con abbonamenti gratuiti”.
E’ stato l’ultimo incidente di percorso, con i pendolari della linea ferroviaria tra Legnago e Verona, lasciati senza mezzi di trasporto nelle mattine di martedì 7 e giovedì 9 novembre, a far prendere posizione ai tre parlamentari: “Senza informazioni e senza corse sostitutive, decine di persone hanno dovuto fare affidamento all’improvvisazione per raggiungere la scuola, l’università o il posto di lavoro”, rilevano i tre. La cancellazione di treni a causa di guasti e carenza di materiale rotabile si protrae da ormai molti anni ed è cosa nota in zona: “I treni utilizzati sono vecchi e molto spesso insufficienti a soddisfare la domanda giornaliera. Anche per questo nel 2015 Legambiente ha inserito la tratta tra le 10 peggiori d’Italia. Sistemi territoriali è partecipata al 99,83 per cento da Veneto Sviluppo, quindi è della Regione Veneto”, incalzano.
Dal 2010 a oggi, i problemi che risalgono alla fine degli anni Novanta, non sono mai stati né affrontati né risolti, ma in alcuni casi sono addirittura peggiorati: “La Regione tolga alla propria partecipata la fallimentare gestione della ferrovia e soprattutto proceda velocemente a rimborsare i titolari di abbonamento offrendo a partire da gennaio 2018 altrettanti abbonamenti con sconti variabili dal 70 al 30 per cento in considerazione dei disagi e dei costi sostenuti dai viaggiatori a causa delle perduranti inefficienze nella gestione della ferrovia”.