Ancora una volta le ferrovie, ed in particolar modo quelle siciliane, sono al centro della polemica politica.
Dopo il treno del Partito Democratico, e la sortita della presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni sulla Ferrovia Circumetnea, oggi è infatti il turno del Ministro Graziano Delrio.
Delrio non ci sta, e replica alle accuse fatte dal leader della Lega Nord Matteo Salvini, sulla gestione dei trasporti regionali in Sicilia da parte dell’amministrazione di centrosinistra.
Scrive in un lungo post il Ministro sulla su pagina Facebook: “Invece di una diretta di Salvini, i cittadini siciliani meritano qualche dato e un po' di verità. Da chi amministra e governa non ci si aspetta la denuncia, ma la credibilità e la capacità di risolvere i problemi”.
“Come mai siamo qui? Cancellati prima di noi 1.500 km di via ferroviaria; diminuiti del 50% nel 2010 i finanziamenti al trasporto pubblico locale col mitico ministro vicino alla Lega Tremonti; lasciato andare il parco rotabile fino a farlo diventare il più vecchio d’Europa con treni vecchi oltre vent’anni. Il centrodestra ha governato la Sicilia dal 2000 a tutto il 2012 riducendo servizi e linee, mentre lo stesso governo di centro destra stanziava 3,5 mld anno per la ferrovia dedicata quasi esclusivamente al Nord e nulla alle linee regionali”, dice Derio.
Il Ministro rivendica poi quanto fatto dal centrosinistra: “Con i nostri governi Renzi e Gentiloni abbiamo portato i finanziamenti a 11 miliardi all'anno negli ultimi tre anni ed in gran parte dedicati alle linee regionali. Caro Salvini, proprio perché abbiamo trovato questa situazione desolante, abbiamo messo 9 miliardi di euro per i prossimi anni in Sicilia di cui 5 miliardi sono cantieri aperti, fra cui l'alta velocità Palermo-Catania-Messina. Con lavori sulla Palermo-Agrigento e sulla Catania-Siracusa e sulla Palermo-Trapani. Per fare prima bisognava partire vent'anni fa, non tre anni fa. Ma vent’anni fa eravate troppo impegnati a chiedere l'indipendenza della Padania anziché le ferrovie della Sicilia. Ecco perché ti rispondo con i numeri degli investimenti che noi abbiamo fatto e che voi purtroppo avete sempre rinviato. La strada è ancora lunga, ma almeno abbiamo iniziato”.