“La linea ferroviaria Mantova - Cremona - Milano è da decenni non considerata dalla Regione Lombardia”. Il sindaco di Mantova, Mattia Palazzi, e il deputato Matteo Colaninno si trovano d’accordo nel commentare in modo lapidario la notizia del no della Regione Lombardia al potenziamento della linea ferroviaria per Milano.

“Da oltre un anno siamo impegnati con Ferrovie dello Stato e governo per avviare il raddoppio selettivo del binario. Grazie al patto per la Lombardia, siglato dal governo Renzi con la Regione, si è avviata la progettazione di questa opera fondamentale, che però è ben lontana dall'essere realizzata”.

Il minimo che la Regione dovrebbe fare a sostegno dei tantissimi pendolari è, a loro parere, “assicurare almeno i treni nuovi sulla linea”. Un provvedimento invece rimandato al 2021. “Chiediamo alla Regione e al presidente Maroni una parola di verità sui nuovi treni. La linea Mantova -Cremona non può essere considerata fanalino di coda negli investimenti ferroviari”.

Alla richiesta del sindaco e del deputato Colaninno si aggiungono quelle di un altro parlamentare, Marco Carra. “Pensare di non risolvere i disservizi sulla linea ferroviaria Mantova - Milano non è ammissibile - dice - se da un lato c’è un investimento annunciato di nuovi treni da parte di Trenord, dall’altro lato si registra, ancora una volta, un atteggiamento vergognoso da parte di Regione Lombardia alla quale continuiamo a pagare tasse senza avere nulla in cambio”.

Penalizzati ancora una volta i pendolari, “che hanno il diritto a fruire di un servizio che consenta loro di raggiungere i luoghi di studio o lavoro in tempi utili, con puntualità e senza disagi come si verificano invece troppo spesso su questa linea”. “Attendere il 2021 per i nuovi treni sulla Mantova - Milano – continua Carra – è una forzatura rispetto alle problematiche che vivono i pendolari ogni giorno. In questo caso, i problemi ci sono da tanto tempo e vengono denunciati quotidianamente, sia attraverso la stampa che agli organi competenti. Quello che chiedo a Regione Lombardia è di affrontare la questione come prioritaria e non più prorogabile nel tempo. Di questo mi farò portavoce ancora una volta nei confronti del ministro Delrio affinché ci dia una mano per tutelare i diritti dei pendolari mantovani”.

Aggiunge il consigliere regionale Andrea Fiasconaro: “Quando Maroni annunciò l’acquisto di nuovi treni, da subito denunciammo il fatto che forse li avrebbero utilizzati i nipoti dei pendolari attuali: nel 2030. Anche per la Mantova - Milano le tempistiche saranno lunghissime, a quanto pare”. La notizia dimostra, secondo Fiasconaro, “ancora una volta il fallimento della politica di Maroni sul trasporto ferroviario. Da ricordare che Maroni non riesce nemmeno a rispettare i tempi che lui stesso si dà per gli interventi pianificati e poi posticipati”.

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