Martedì pomeriggio ci sarà un blitz della commissione Ecomafie nella stazione di Napoli Afragola per ispezionare il parcheggio finito sotto sequestro e dove da lunedì sono iniziate le trivellazioni disposte dalla Procura di Napoli Nord, per una inchiesta aperta a fine giugno per il reato di traffico illecito di rifiuti.

Ne dà notizia il Corriere del Mezzogiorno nella sua edizione web. Secondo il quotidiano, dai primi carotaggi sono state trovate scorie nocive ancora non classificate al di sotto del manto asfaltato, ma la situazione desta comunque preoccupazione. Anche perché già a inizio luglio, da un primo saggio del terreno di appena trenta centimetri erano fuoriusciti scarti edili di ogni genere.

Un miscuglio con materiali ancora non del tutto identificati anche perché corrugati dal tempo. È un inquinamento storico, datato nel tempo, forse di almeno un decennio prima, che purtroppo è finito in eredità ai progetti ambiziosi di RFI di realizzare una delle stazioni ferroviarie più belle d’Europa.

Interessa soprattutto quello che c’è al di sotto del parcheggio asfaltato e non quello che è stato rimosso in superficie. Ecco perché le trivellazioni sono arrivate fino a dodici metri di profondità, a lambire la falda acquifera. Dopo i risultati, con estrema probabilità, si esamineranno anche le acque che scorrono al di sotto della ferrovia per sgombrare ogni dubbio sulla salubrità della falda. 

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