Dopo i capotreno, stavolta ad andarci di mezzo è stato un macchinista. Nella serata di ieri in due hanno avvicinato un maestro di un treno merci - un 25enne di Tarvisio - intento a prendere un caffè ad un distributore automatico con la scusa di una sigaretta.

Al suo rifiuto, quando già stava tornando al suo locomotore, il ferroviere è stato colpito alle spalle, malmenato a forza di calci e pugni e derubato del telefono cellulare. Il grave episodio è avvenuto nella stazione ferroviaria di Treviso e ad agire sono stati un 28enne ed un complice minorenne, entrambi marocchini e residenti a Spresiano. 

Subito dopo l'aggressione i due sono saliti a bordo di un treno, diretto verso casa. Per puro caso, tuttavia, un agente di polizia locale del padovano che si trovava a bordo ha lanciato l'allarme al 112, dopo aver notato il macchinista a terra, dolorante, e i due giovani che si stavano dileguando dopo aver discusso con un altro straniero.

Quando i malviventi sono scesi dal treno, a Spresiano, hanno trovato ad attenderli i carabinieri della stazione di Villorba e di Treviso. Il 28enne è arcinoto alle forze dell'ordine e ha tentato maldestramente di liberarsi del cellulare rubato gettandolo in una siepe, ma è stato fermato e arrestato per rapina e lesioni in concorso mentre l'altro giovane se l'è cavata con una denuncia.

Il macchinista, soccorso dal Suem 118 e trasportato al pronto soccorso del Ca' Foncello, ha riportato ferite guaribili in trenta giorni, tra cui la frattura del setto nasale.

 

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