Per la prima volta in Europa una compagnia ferroviaria nazionale ha rimosso un tratto di linea per impedire ai treni di raggiungere un impianto petrolifero, con lo scopo di ostacolare un’impresa concorrente.

È accaduto nel 2008 nei Paesi Baltici, quando l’industria petrolifera polacca Orlen ha deciso di cambiare operatore ferroviario, le Ferrovie Lituane - Lietuvos Geležinkeliai, per servire una sua raffineria vicino al confine con la Lettonia. Il cambio di operatore non è piaciuto alle Ferrovie Lituane stesse, di cui la Orlen era uno dei più importanti clienti.

Per reazione, LG ha quindi rimosso i diciannove chilometri di linea che collegavano la raffineria al confine con la Lettonia, costringendo i convogli merci del nuovo operatore ferroviario a compiere un tragitto molto più lungo in Lituania prima di poter varcare il confine.

Ora la Commissione Europea è intervenuta sulla questione condannando LG per distorsione della concorrenza dal momento che la rimozione dei binari è stata ritenuta finalizzata proprio a danneggiare il nuovo fornitore della Orlen. “La Ferrovia lituana ha usato il suo controllo sull’infrastruttura ferroviaria per penalizzare i concorrenti nel trasporto su rotaia”, spiega la Commissaria alla concorrenza Margrethe Vestager. “È inaccettabile e senza precedenti che una compagnia smantelli una linea ferroviaria pubblica per proteggersi dalla concorrenza”. La Commissione ha quindi sanzionato le Ferrovie lituane con una multa di 27,873 milioni di euro.

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