Intervistato dal Corriere della Sera il neo Presidente e fondatore di NTV, Luca Cordero di Montezemolo, spiega le strategie dell’azienda per cercare di contrastare la concorrenza di Trenitalia.
Alla vigilia della presentazione del nuovo Pendolino Evo, Montezemolo racconta la nascita del gruppo e poi la ristrutturazione cominciata tre anni fa. “Siamo partiti con un foglio bianco e senza neanche chiedere un euro allo Stato. Con parecchi soldi da dover investire nell’acquisto dei treni per ottenere la licenza. All’inizio non tutto ha funzionato. Abbiamo sbagliato posizionamento e politiche di prezzo, ma avevamo molte attenuanti”. “All’inizio decidemmo di condividere il rischio d’impresa con un partner industriale come SNCF”, ricorda Montezemolo.
Prosegue Montezemolo: “Preferimmo i francesi ai tedeschi per la loro esperienza sull’alta velocità con il TGV. Ci criticarono per questa scelta. Una buona parte della politica ci descrisse come una testa di ponte per Parigi. A tendere, dicevano — io, Diego Della Valle, Gianni Punzo, Alberto Bombassei, Isabella Seragnoli, le Assicurazioni Generali, Intesa Sanpaolo — saremmo usciti dal capitale per consegnare NTV ai francesi. Così non è stato. I francesi non sono più azionisti. Noi siamo rimasti per un’azienda made in Italy. Che ora ha più di mille dipendenti e un’età media sotto i 30 anni. Quella stessa politica ora ci chiede di aprire nuove rotte”.
Montezemolo parla poi del lavoro di Flavio Cattaneo che aveva già guidato il gruppo in precedenza e che ora è tornato Amministratore delegato: “Ha fatto un ottimo lavoro, insieme al presidente uscente Andrea Faragalli Zenobi e a una squadra di manager giovani e qualificati che, in questi due anni, hanno riportato l’azienda a fare profitti. Ora Cattaneo è tornato, mettendoci anche parecchi soldi suoi a testimonianza di quanto creda in questa avventura imprenditoriale. Ha ripensato la politica commerciale, ha tagliato i costi improduttivi”.
Prossimo passo per NTV la quotazione in Borsa. Forse già nel 2018. “Non lo escludo”, ammette Montezemolo.
La commessa dal valore di 1,2 miliardi, conferma il sodalizio con Alstom e con lo stabilimento di Savigliano nel Cuneese che ha permesso di mantenere posti di lavoro. I francesi proprio in questi giorni hanno siglato la fusione con la divisione ferroviaria della tedesca Siemens. “L’operazione è da accogliere con favore”, dice il neopresidente di NTV.
L’articolo integrale del Corriere della Sera è disponibile al seguente link.


