A soli tre giorni dalla tremenda alluvione che ha colpito la città di Livorno, causando 8 vittime e ingenti danni, riparte la macchina della ricostruzione.
I ponti sul rio Maggiore e sul rio Ardenza, il cui crollo ha lasciato isolate le frazioni collinari di Limoncino e Via Remota, saranno subito ricostruiti grazie alle tecnologie messe a disposizione della Regione Toscana e da RFI.
Già cominciati i lavori di consolidamento del terreno e di scavo per le fondazioni mentre, nelle prossime ore, arriveranno a Livorno, attraverso trasporti eccezionali, le lunghe travi d’acciaio usate da RFI per la realizzazione di passaggi per i convogli in situazioni analoghe.
I due nuovi ponti, quello sul rio Maggiore lungo 15 metri, e quello sul rio Ardenza lungo 25 metri, saranno uno dei primi esempi di applicazione delle tecnologie ferroviarie per attraversamenti civili nella Regione Toscana.
Ha detto il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi: “Stiamo andando avanti col passo giusto per assistere quei cittadini in difficoltà che ho incontrato in questi giorni a Livorno. Ringrazio chi ha collaborato con noi per individuare e mettere in atto in tempi rapidissimi questo intervento risolutivo. La macchina regionale – ha continuato – sta lavorando a pieno regime per cercare di dare una risposta veloce e adeguata ai cittadini e al territorio così fortemente provati dall’evento di domenica”.
La giunta regionale toscana ha già approvato una delibera con la quale vengono stanziati i primi 3 milioni di euro utili per gli investimenti più urgenti a Livorno e nella provincia di Pisa. Sempre ieri poi Rossi ha comunicato al Dipartimento di Protezione civile nazionale la richiesta di stato d’emergenza nazionale con allegata la richiesta di 180 milioni di euro, cifra pari a una prima stima dei danni.