I vertici delle ferrovie svizzere FFS e delle ferrovie tedesche DB si sono incontrati lunedì scorso a Berna per discutere della chiusura provvisoria della linea ferroviaria della Valle del Reno a nord di Basilea. Il Ceo delle FFS Andreas Meyer e il suo omologo di DB Richard Lutz hanno discusso le misure immediate convenendo che in simili casi sia necessaria una migliore preparazione.
L'interruzione della tratta Basilea - Karlsruhe, chiusa almeno fino al 7 ottobre dopo che lo scorso 12 agosto si è verificato uno smottamento del terreno che sorregge i binari a Rastatt, nel Baden-Württemberg, rappresenta una grossa sfida, sottolineano le FFS dopo l'incontro avvenuto nella loro sede di Berna-Wankdorf.
Da allora hanno costantemente analizzato la situazione e attuato un pacchetto di misure necessarie per utilizzare in maniera ottimale le limitate capacità sul corridoio nord-sud.
Oltre a questo, dal 6 settembre i treni merci e passeggeri sono tornati a circolare sulla linea del Gäu, riaperta anticipatamente.
"Le aziende ferroviarie europee - viene indicato in una nota congiunta - devono trarre i dovuti insegnamenti da questa situazione. La forza della ferrovia integrata deve essere messa in pratica in maniera più rapida ed efficiente. Per fare fronte a eventi futuri dovrebbero essere definite più rapidamente vie alternative e dovrebbe essere migliorato l'impiego flessibile di personale e lo scambio di dati. Inoltre i cantieri e la pianificazione delle tracce dovrebbero essere definiti meglio e alcune restrizioni autodeterminate dovrebbero essere rimosse".