In una nota Pietro Mitrione rappresentante dell’Associazione “InLocoMotivi”, se da un lato plaude al ripristino della tratta ferroviaria, dall’altro indica le soluzioni possibili per migliorare un servizio considerato fondamentale per Napoli, e afferma: “Dopo anni dallo smantellamento del sistema su ferro in Irpinia qualcosa di nuovo viene dai decisori politici regionali per quanto riguarda la stazione ferroviaria di Avellino. Dall’11 settembre sarà ripristinato il collegamento su ferro con Napoli a servizio dell’hinterland avellinese, solofrano e montorese. Si tratta di una riattivazione senza una precisa scelta per il miglioramento del servizio in quanto si propongono 90 km di percorrenza e, per giunta, di una sola corsa giornaliera”.
“Una soluzione che potrebbe riferirsi a venti anni fa – continua Mitrione – quando la tratta era esercitata con sistemi di circolazione arcaici mentre oggi, in virtù degli interventi strutturali operati sulla linea, che hanno comportato anche un notevole impegno economico, si può proporre da subito la sua velocizzazione, anche alla luce della prospettata elettrificazione da Salerno/Avellino/Benevento e della valorizzazione della identificata Area Vasta della città capoluogo”.
“La sperimentazione proposta è perciò poco proficua, ed è destinata a creare più critiche che benefici – avverte Mitrione – Quanto prospettato dalla Regione Campania è sicuramente un passo in avanti che rischia, purtroppo, di farne fare in seguito due indietro”.
“Sarebbe opportuno istituire, perciò, almeno un’altra corsa per poter effettuare, successivamente, una prima e congrua verifica sulla frequentazione”.
“Per questi motivi – annuncia – la Federconsumatori di Avellino e l’Associazione “InLocoMotivi”, che da tempo hanno prospettato un miglioramento dei collegamenti con la città capoluogo di regione, ritengono necessario una rivisitazione della decisione adottata per dimenticare chi cancellò l’Irpinia dalla geografia ferroviaria”.