Dalla giornata di ieri, l’ingresso al tunnel del Frejus è presidiato giorno e notte dall’esercito per impedire che lo stesso sia utilizzato dai migranti per tentare di raggiungere la Francia.

Nel frattempo, questura e prefettura di Torino hanno chiesto ad RFI di aggiornare la tecnologia presente sul versante italiano della galleria con sensori termici e soprattutto con un impianto acustico, per avvisare di raggiungere la prima area di sicurezza disponibile e aspettare l’arrivo della polizia ferroviaria. Questo sarebbe stato richiesto per avere come primo obiettivo non quello di bloccare i gruppi di disperati, ma di salvargli la vita.

Ricordiamo che dal lato francese i sensori rilevano subito la presenza di intrusioni e il rischio concreto oltre a quello di essere scoperti, è quello di essere investiti, risucchiati dai treni che percorrono la galleria tra i cento e i centodieci chilometri orari.

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