Riceviamo e volentieri pubblichiamo la replica di Marcello Zuinisi sul nostro articolo dell’11 luglio 2017 (Zuinisi, fondatore dell’Associazione Nazione Rom, condannato per le offese a RFI).
Lo scrivente, Zuinisi Marcello, legale rappresentante dell'Associazione Nazione Rom, esercita diritto di replica relativamente all'articolo da voi diffuso, sulla condanna penale a 3,4 anni di carcere e cinque anni di interdizione dai Pubblici Uffici, emessa dal Tribunale di Firenze nei miei confronti.
Secondo il dizionario dell'Accademia della Crusca i “paladini”, si dicono anche in modo basso “i contadini, che colla pala vanno ricogliendo per le strade il concio, e la spazzatura”. In effetti, di concio e spazzatura a Firenze c'è ne tanta: le strade del centro puzzano di piscio ed a volte di escrementi umani. Ovunque bivacchi, persone che dormono per la strada, mendicanti che chiedono le elemosina in Via Calzaioli, al Duomo, in Piazza Signoria, alla Stazione di SM Novella: sono gli effetti della povertà, sono gli “accattoni”, termine caro a Pier Paolo Pasolini.
Rom, Sinti, Caminanti (RSC) sono, nella stragrande maggioranza dei 12 milioni di persone presenti in Europa, estremamente poveri. Devono ancora riprendersi dagli effetti del tentato sterminio etnico messo in atto dal razzismo divenuto Stato negli anni '30 del '900 gli effetti del fascismo e del nazismo. Questo Olocausto, si chiama Porrajmos e non è mai stato riconosciuto dallo Stato Italiano.
Il processo dove sono imputato è un processo politico: la condanna inflittami dal Giudice Barbara Bilosi, su richiesta del Pm Christine Von Borries, è una condanna politica. Emblematiche le parole usate dal Magistrato nella sua riquisitoria “infangò le istituzioni, si può dire di tutto, ma non che l'Italia non sia accogliente”. Condanna per diffamazione calunnia nei confronti del Comitato per l'Ordine e la Sicurezza, del Sindaco Dario Nardella, del Prefetto Luigi Varratta, del Questore Raffaele Micillo, dell' Amministratore Delegato alla Sicurezza Fs Michele Mario Elia. Condanna per aver scritto, nel luglio del 2014: “nella Stazione Fs di Santa Maria Novella si sono attuate politiche di razzismo e pulizia etnica nei confronti di RSC”.
L'avvocato che mi ha difeso si chiama Gianni Mannucci. Nel novembre del 2011, ha beneficiato di una formazione professionale, insieme ad altri 19 avvocati, da parte del Consiglio d'Europa. La richiesta di una protezione giuridica una mia precisa richiesta, alla Giurista Sarah Barton, in un incontro avvenuto a Strasburgo nell'aprile del 2011, presso ECRI la Commissione Europea per l'eliminazione di razzismo ed intolleranza. Il difensore, nel corso della sua requisitoria, ha ricordato come l'Italia, in questi anni, abbia subito plurime condanne dal Consiglio d'Europa e dal Cerd - Onu “per trattamenti disumani e degradanti” riservati agli immigrati. Secondo autorevoli centri di ricerca l’Italia è la maglia nera in Europa: l’85% degli autoctoni è razzista e nutre aperta ostilità verso RSC.
RSC fanno paura perchè poveri: eppure, dieci milioni autoctoni, vivono in condizione di estrema povertà. Il Comitato per l'Ordine e la Sicurezza di Firenze, il Sindaco Dario Nardella, le Ferrovie, pensano che la povertà si combatte cacciando poveri, i mendicanti, e RSC dalle città e dalle stazioni, mettendo barriere, telecamere, esercito e polizia nelle strade. Una politica di securitate.
L'Avvocato Gianni Mannucci ha raccontato di aver difeso, nel corso del 2014, 40 cittadini RSC raggiunti da fogli di via emessi dalle autorità fiorentine. Unico testimone a difesa, è stato il direttore del Contact Center Unar dott. Paolo Ferrari. Unar è Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, posto presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri: “nel 2014 ho ricevuto decine di segnalazioni da parte di Zuinisi per fatti accaduti dentro la Stazione di Sm Novella. Il nostro ufficio può solo segnalare ad OSCAD ovvero l'Osservatorio per la Sicurezza contro gli atti discriminatori del Ministero dell'Interno. Non abbiamo poteri ”, sono le sue parole pronunciate in aula.
Attendiamo le motivazioni del Giudice per presentare ricorso e chiedere la piena assoluzione alla Corte di Appello. La povertà non si combatte con le armi. Vi invitiamo sabato 15 luglio, alle ore 9.00, al primo Congresso del Consiglio Nazionale RSC. Si terrà a Roma Capitale, Campidoglio, Sala Protomoteca: un evento patrocinato dalla Commissione Europea. Si discuterà del “programma di liberazione dal razzismo, dalla marginalità e dall'esclusione sociale”
Marcello Zuinisi
legale rappresentante
Associazione Nazione Rom
Foto di Freepenguin - Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=5232723


