È destinato a profondi cambiamenti il ponte San Michele di Paderno d’Adda, tristemente noto anche come “Il ponte dei suicidi”. Per cercare di limitare la lunga serie di salti della morte sono finora state collocate alcune recinzioni improvvisate che sembrano però non sortire l’effetto sperato.
La soluzione definitiva dovrebbe arrivare però entro la fine del 2020, poiché verranno installate apposite barriere nell’ambito di un importante intervento di restauro dell’infrastruttura che unisce le province di Lecco e di Bergamo.
Sono stati infatti stanziati circa 25 milioni di euro, dei quali venti da RFI proprietaria del ponte su cui passa anche il binario della linea Milano–Carnate–Bergamo, per l’opera di consolidamento generale e per consentire il transito dei convogli fino alla velocità massima di 70 chilometri orari, rispetto ai 15 attuali. Ieri, inoltre, è stato anche approvato in Regione Lombardia un emendamento al Bilancio per un stanziare un milione e 600mila euro per la riqualificazione della sede stradale che collega la Provinciale 54 sulla sponda lecchese e la Provinciale 166 su quella bergamasca.
Queste risorse regionali saranno utilizzate per la messa in sicurezza del piano viario, dei marciapiedi, dei canali di scolo e dei parapetti, che verranno rialzati e al di sotto dei quali verranno probabilmente aggiunte delle reti per bloccare la caduta di chi potesse riuscire a scavalcarli.
L’annuncio è stato dato dall’assessore regionale alla Mobilità Alessandro Sorte: "I tecnici di Rete Ferroviaria Italiana stanno sviluppando il progetto esecutivo. L’avvio dei lavori è previsto entro il 2018 e la conclusione entro 24 mesi". A quanto è dato sapere durante i lavori il ponte verrà chiuso temporaneamente al transito.


